Xml davvero universale? RosettaNet ci prova

Il consorzio interaziendale si fa promotore dell’integrazione fra vari dialetti e specifiche esistenti

RosettaNet tenta di fare chiarezza nel polverone degli standard e delle specifiche (spesso in competizione tra loro) relative al linguaggio Xml. Il consorzio deputato alla disciplina e alla tutela dello standard eXtensible markup language nelle industrie informatica, dei componenti elettronici e dei semiconduttori ha presentato in questi giorni un nuovo modello concettuale che si propone di favorire la standardizzazione dei vari “dialetti” Xml. Le iniziative volte alla definizione di nuove specifiche di scambi dati sono ancora oggi caratterizzate da duplicazioni e sovrapposizioni. Ad esempio, l’iniziativa ebXml proposta da Oasis e dall’Organizzazione delle nazioni unite (Onu) si pone in diretta competizione con il protocollo Soap supportato dal World Wide Web Consortium anche se, di recente, il gruppo che supporta la prima specifica ha deciso di incorporare il supporto a Soap in ebXml. Il nuovo approccio adottato prevede la separazione degli standard emergenti in due campi (orizzontale e verticale): RosettaNet continuerà in futuro a concentrarsi sulla disciplina e la tutela degli standard previsti per specifici mercati verticali, ad eccezione dei casi in cui uno standard orizzontale non sia universalmente accettato. L’organizzazione non profit si è anche impegnata a supportare lo standard Uddi (Universal Description, Discovery and Integration per i repository e a creare nuove estensioni per ebXml.

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