Wireless, la nuova frontiera del canale Acer

La società inaugura il 2004 con due nuovi programmi dedicati ai prorpi partner commerciali. E intanto allarga lo sguardo verso le prospettive future.

30 gennaio 2004 Acer o la
forza della convinzione. Mai stanca di ripetere la necessità e la bontà di una
politica commerciale basata sul canale indiretto, la società è ancora più salda nelle proprie convinzioni.
Soprattutto oggi che,
complici le nuove dinamiche dei costi di produzione e lo snellimento degli oneri
legati alla filiera distributiva, il vantaggio competitivo per il vendor non
sta certo nell’eliminazione di un intermediario.
Nessun dubbio, dunque.
Semmai un costante aggiornamento delle politiche commerciali, che evolvono
insieme ai prodotti e al mercato.

Non è dunque un caso che la società,
dopo aver arricchito la propria offerta nell’area proiettori, con l’annuncio di
prodotti ultraportatili, abbia deciso di varare un nuovo programma di canale,
per la qualificazione di figure accreditate come Acer Digital
Specialist
. Per loro i classici corsi di formazione e aggiornamento,
nonchè disponibilità di organizzare promozioni sul punto vendita. Interessante
per chi intende proporre il prodotto Acer come parte di una soluzione di home
theatre.

Più articolata, invece, è l’iniziativa che la società intende attivare
nell’area della consumer electronics. Target, in questo caso,
sono i punti vendita affiliati a catene specializzate, alle quali verrà proposta
l’adesione a un network (denominato Acer Consumer Network) il
quale garantirà politiche comerciali mirate per ciascuna catena e supporto di
promoter a presidio del territorio.
Queste sono le novità di inizio anno,
mentre restano confermati i programmi già in vigore.

Ma esistono anche
altri livelli sui quali Acer intende coinvolgere i propri partner commerciali. E
di questi ha parlato Gianfranco Lanci, presidente di Acer Emea,
nel corso della presentazione dei dati annuali della società.

Dai partner
partirà la nuova politica di Acer nel mondo dei server. Partner
che non si limiteranno a proporre le soluzioni a listino, ma cercheranno di
indirizzare le aziende, e in particolare quelle di dimensioni medio piccole,
verso tematiche nuove, il wireless in prima linea, con offerte che vadano oltre
il tradizionale cablaggio, oggi insostenibile per molte realtà
aziendali.

Ma c’è spazio per i partner anche nella digital
home
. Certo, Lcd Tv, smart  hi-fi, lettori, riproduttori, pc,
stampanti, macchine fotografiche, digital hub, trovano come canale di elezione
la distribuzione specializzata. Ma non è tutto qui.
Il pc al centro di
questo universo domestico
– sostiene Lanci – assomiglia molto più a un
server. E non è così semplice far dialogare, così come si racconta, tutti questi
apparati collegati tra loro. Se poi aggiungiamo che nelle case, ancor più che
nelle aziende, meno cavi ci sono meglio è, ecco che il wireless trova il proprio
terreno d’elezione. Il fai da te, in questo momento, non mi sembra proprio alla
porata di tutti
“.
E non c’è bisogno di essere indovini per capire
chi,  nella visione di Lanci, potrebbe occuparsi di questo aspetto affatto
marginale.

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