Wind pensa all’estate, in attesa di Internet

Nonostante i tanti problemi che hanno caratterizzato il lancio dei primi servizi, Wind va avanti e, stando a quanto afferma l’amministratore delegato Tommaso Pompei, con ottimi risultati. Con oltre 3 mila persone assunte nel giro di un anno, il carrier …

Nonostante i tanti problemi che hanno caratterizzato il lancio dei primi
servizi, Wind va avanti e, stando a quanto afferma l’amministratore
delegato Tommaso Pompei, con ottimi risultati. Con oltre 3 mila persone
assunte nel giro di un anno, il carrier romano è a tutti gli effetti un
caso unico in Europa, considerando che gli investimenti fatti negli ultimi
12 mesi (prevalentemente in infrastrutture) sono ammontati a mille miliardi.
A quattro mesi dal suo arrivo sul mercato, Wind tira le somme e si prepara
a rilanciare con nuove proposte che, ci sembra, non tarderanno a far
sentire il proprio peso sulla geografia di questo ultra-competitivo mercato.
Una per tutte, la scheda estiva, che rappresenta un banco di prova per
tutti gli operatori della telefonia mobile. Se Omnitel ha lanciato la
"Summer Card" (195 lire al minuto), la società di Pompei risponde con
"Estate Wind", che prevede un costo di 5 lire al secondo per chiamare
qualunque telefono in Italia, fisso o mobile che sia. La formula è quella
tradizionale di Wind: nessuno scatto alla risposta e nessun costo
"nascosto". "Al contrario di quanto fa Omnitel – aggiunge Pompei – che nei
primi tre secondi di conversazione addebita ben due scatti su questo piano
tariffario".
La replica di Omnitel, dalle parole di un portavoce: "La comparazione di
Wind si basa probabilmente solo su un piano tariffario. E poi il secondo
scatto viene conteggiato solo per le schede ricaricabili, mentre per gli
abbonamenti viene applicato solo il conteggi dei secondi di conversazione
effettivi".
Scaramucce a parte, Wind si prepara a una "calda" estate, ma pensa già ai
programmi per l’autunno.
"Entro ottobre – spiega Pompei – lanceremo un’offerta nell’ambito di
Internet, che sarà basata sulla filosofia: "si pagano i contenuti e non il
tempo di navigazione". Dichiarazione che si presta a diverse
interpretazioni, ma che fa ben sperare per il futuro.

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