A Western Digital, il noto produttore di soluzioni di storage, si è presentata un’opportunità per aiutare la ricerca sul cancro.

È la stessa azienda a raccontarlo, sul proprio blog, spiegando come il team abbia raccolto l’opportunità e come possa contribuire con la tecnologia.

La piattaforma comune è l’accordo di collaborazione pluriennale di ricerca e sviluppo tra Western Digital e Genomics Institute e Baskin School of Engineering della UC Santa Cruz. Una partnership tesa ad accelerare i flussi di lavoro di sequenziamento dei genomi utilizzando la tecnologia di computational storage. I risultati di questa ricerca potrebbero portare all’accelerazione dell’analisi clinica dei genomi e delle diagnosi di medicina di precisione su larga scala.

Attualmente, spiega Western Digital, l’identificazione e il trattamento dei tumori mediante diagnostica genomica sono rallentati dal processo time-consuming di trasferimento di enormi quantità di dati verso le risorse di calcolo. Sia i ricercatori che il team Western Digital ritengono che spostare capacità computazionali più vicino al data storage, contribuirà ad accelerare il processo di identificazione e trattamento.

La nuova architettura Western Digital

Western Digital sta effettuando ricerche su una nuova architettura di archiviazione computazionale per testare questa teoria su larga scala. Per trarre il massimo vantaggio da questa nuova architettura di elaborazione, le organizzazioni che partecipano alla collaborazione stanno ricercando il partizionamento e il posizionamento ottimali dei dati dei genomi sui dispositivi di archiviazione computazionale.

Questa nuova architettura distribuisce l’elaborazione di un singolo sistema di computing, su dispositivi multipli di computational storage. Ciascuno di questi dispositivi è dotato di un proprio storage e di risorse d’elaborazione proprie, personalizzabili. La prospettiva, spiega Western Digital, viene ribaltata. Anziché spostare i dati verso il computing, si porta il computing vicino ai dati.

Western DigitalIl computing più vicino ai dati dovrebbe sia ottimizzare l’accesso alla larghezza di banda. Sia incrementare le capacità di calcolo parallelo e customizzato all’interno di ciascun device di archiviazione computazionale.

I ricercatori e i tecnici stanno studiando come accelerare le funzioni core all’interno di ciascun dispositivo. Allo scopo di accelerare le prestazioni e ridurre al minimo i requisiti del sistema host. Ciò potrebbe oltretutto condurre a una riduzione complessiva del consumo energetico, il che si tradurrebbe anche in un total cost of ownership inferiore.

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito di Western Digital, a questo link.

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