Vodafone lascia Verizon e potrebbe puntare a Fastweb

In attesa della formalizzazione dell’accordo che vede Verizon Communications pagare 130 miliardi di dollari per rilevare la partecipazione di Vodafone in Verizon Wireless, si fanno ipotesi sulle prossime mosse di Vodafone. Che potrebbe guardare anche all’Italia.

La scorsa settimana, dagli Stati Uniti era arrivata la notizia che Verizon Communications sarebbe pronta a sborsare qualcosa come 130 miliardi di dollari per acquisire il 45 per cento delle azioni in mano a Vodafone nella joint venture Verizon Wireless.
Oggi, che Vodafone dichiara di aver accettato i termini dell’accordo e che i board delle due aziende sarebbero pronti per la firma definitiva, la notizia assume una duplice valenza, a seconda della prospettiva dalla quale la si considera.

Per il mercato americano, l’accordo, per il quale si attende l’ufficializzazione probabilmente alla chiusura della Borsa di Londra, ridisegna lo scenario competitivo in un mercato strategico come quello delle Tlc.
Ma anche per l’Europa l’operazione potrebbe non essere senza conseguenze.

Cosa farà Vodafone della liquidità in arrivo?
Quanta verrà ridistribuita agli investitori e quanta verrà portata in cassa?
E soprattutto, quel che resterà in cassa, a cosa sarà destinato?

Per i commentatori appare chiaro che su Vittorio Colao non mancheranno le pressioni perché il colosso delle Tlc trovi nuove aree di crescita.
Il che potrebbe significare aprire ai mercati emergenti, così come valutare acquisizioni direttamente in Europa.
Ai più pare in effetti improbabile l’eventualità che Vodafone abbia accettato questo accordo, che assicura a Verizon un indubbio vantaggio in casa, senza aver valutato le contro mosse per sé, soprattutto senza aver già messo a punto una ben ponderata strategia di acquisizioni.
Si parla di possibli investimenti in operatori via cavo in Spagna, Italia e Olanda.
S fa il nome di Liberty Global, anche se la presenza di questo operatore in Svizzera, Belgio e Polonia, Paesi nei quali Vodafone è assente, rendono secondo Reuters improbabile l’opzione.
Si fa anche il nome di Fastweb e questa ipotesi piace decisamente di più.

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