Vodafone allarga la banda mobile su Milano e Roma

43,2 Mbps a partire da marzo in quindici città italiane. Intanto partono le sperimentazioni su Lte. Attesa per le aste di assegnazione delle frequenze. Femtocelle in primavera.

La banda larga mobile si fa ancora più larga in Vodafone pronta a partire con una copertura a 43,2 megabit al secondo sulle città di Milano e Roma , con la promessa di estenderla alle 16 principali città italiane entro il mese di marzo.

È questo il primo e più importante annuncio rilasciato questa mattina da Paolo Bertoluzzo, amministratore delegato della società, che ha colto l’occasione per fare il punto non solo sulle nuove copertura, ma anche sul progetto 1000 Comuni e sui prossimi sviluppi sul fronte Lte.
L’obiettivo dichiarato è chiaro: ”Portare la banda larga a tutti, in un’ottica di accessibilità è l’obiettivo, perché solo l’accessibilità delle tecnologie, dei terminali e delle tariffe potrà trasformarla in un fenomeno di massa”, sostiene Bertoluzzo, che parla dei piani di sviluppo e degli investimenti previsti.
Oggi la banda larga copre con reti Umts/Hspa circa l’80% della popolazione, mentre in Dsl viene raggiunto l’88% della popolazione.
Parte degli investimenti di Vodafone, valutati nel piano industriale in 1 miliardo di euro, sono destinati a coprire entro il prossimo triennio il restante per cento della popolazione in digital divide.
”Investiremo 1 miliardo di euro per coprire il territorio scoperto, nell’ambito del progetto 1000 Comuni. Ci siamo impegnati a coprire 1000 dei 1.800 Comuni da 500 a 3.000 abitanti ancora non raggiunti dalla banda larga al ritmo di un Comune al giorno. E in questo momento ne abbiamo “accesi” 28 dall’inizio dell’anno. Una ulteriore tranche di investimento, valutata in questo caso in mezzo miliardo di euro, è invece destinata al potenziamento della rete esistente, sia attraverso nuova fibra, sia attraverso ponti radio di nuova generazione”.

È proprio in quest’ottica che si inserisce l’annuncio odierno: banda a 43,2 mbps in 16 Comuni italiani, partendo da Roma e Milano dove le antenne sono già attive. Una velocità raggiungibile attraverso la combinazione di due portanti, fibre ottiche e ponti radio.
Bisognerà aspettare il mese di marzo per la fase commerciale. Le nuove chiavette, che, anticipa Bertoluzzo, avranno un costo superiore rispetto a quelle attualmente in commercio, arriveranno nel mese di marzo, così come bisognerà aspettare per avere un’idea dei piani tariffari.
Bertoluzzo, in ogni caso, considera superata l’idea di tariffazione flat, mentre considera più adeguate alle tecnologie attuali e future formule tariffarie che garantiscano una determinata velocità per un altrettanto determinato volume di traffico mensile, consumato il quale l’utente non viene disconnesso dalla rete, ma mantiene la possibilità di navigare a velocità più contenute.

Ma non c’è solo il presente per Bertoluzzo.
L’amministratore delegato parla dei piani a due anni, vale a dire di Lte e di tecnologie di quarta generazione.
”Si tratta di una evoluzione importante, non soltanto perché si raggiungeranno i 144 mbps, ma soprattutto perché per la prima volta si parla di una tecnologia di convergenza a livello mondiale, sulla quale si stanno impegnando l’Asia, l’Europa e gli Stati Uniti. E non è ancora tutto. Al di là della velocità, con Lte si migliora sensibilmente la latenza, con una riduzione dei tempi di risposta portati nell’ordine dei 20 millisecondi”.

La sperimentazione è già partita su Milano, con otto siti, e su Roma, con quattro siti, mentre nel corso di quest’anno la sperimentazione verrà ampliata a circa 200 siti in tutta Italia con apertura della fase di trial presso clienti amici.

In gioco, sempre quest’anno, ci saranno anche le gare per l’assegnazione delle frequenze per le bande 800, 2600 e 1800. Dovrebbero concludersi nella seconda metà dell’anno con un’ipotesi di liberazione dello spettro nel corso del 2012.
Così come, non dimentica Bertoluzzo, la partita è aperta in ambito Ftth (Fiber to the home), considerato complementare ai temi trattati oggi, e Femtocelle. In questo caso i trial sono partiti su clienti privati e aziende, con l’obiettivo di un lancio commerciale nella prima metà dell’anno.

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