Viviane Reding spinge su eCall

Dall’Unione europea un invito ai Paesi membri perchè accelerino i lavori per l’adozione di un sistema di sicurezza a bordo dei veicoli automobilistici.

Nei giorni scorsi la Commissione europea ha invitato tutti i paesi dell’Unione ad accelerare l’adozione di “eCall”, un nuovo sistema di comunicazione a bordo degli autoveicoli, che potrebbe contribuire a migliorare la sicurezza degli automobilisti e dei loro passeggeri.

Nella sostanza, in caso di grave incidente, dalle macchine provviste di eCall partirebbe automaticamente e immediatamente una chiamata di emergenza al 112, che consentirebbe di velocizzare l’intervento dei soccorsi stradali e sanitari.

In questo momento, l’adozione di eCall dipende dalle autorità dei singoli Paesi, dalle case automobilistiche e dai gestori dei servizi di comunicazione, nondimeno il Commissario Viviane Reding si è detta fermamente decisa a valutare l’introduzione di norme specifiche al riguardo, qualora non si registrino sostanziali cambiamenti entro la fine di quest’anno.
Obiettivo, per Reding, è che le prime auto dotate di eCall inizino a circolare già il prossimo anno, fino ad arrivare a una totale copertura del parco automobilistico entro il 2014.

In questa fase, oltre al pieno appoggio del Parlamento europeo, la predisposizione delle reti telefoniche e dei servizi d’emergenza è sostenuta da quindici Stati membri che hanno firmato il protocollo di intesa (tra questi l’Italia, mentre sei paesi (Danimarca, Francia, Irlanda, Lettonia, Malta e Regno Unito) non sono ancora disposti ad impegnarsi, a causa dei costi.

Appare comunque evidente che un progetto del genere dovrebbe essere operativo in tutta l’Unione, in un’ottica di norme e orientamenti comuni. Per questo motivo, la Commissione si è detta disponibile a sovvenzionare sia progetti pilota, sia le campagne di sensibilizzazione sul tema.

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