Viva il cablaggio di qualità

Una ricerca mondiale effettuata da Systimax e che ha coinvolto più di 2mila It manager (anche italiani) decreta il successo del nuovo cablaggio per le reti veloci.

Systimax Solutions ha realizzato uno studio, a livello mondiale, chiamato “Meeting the Network Connectivity Challenge” teso a evidenziare il ruolo della connettività nelle reti aziendali moderne.


La ricerca, che ha coinvolto 2.165 professionisti It di 48 Paesi ha evidenziato come un cablaggio di alta qualità sia percepito come un buon investimento.


I professionisti It che sono stati invitati a partecipare allo studio per mezzo di un portale Web nei mesi di marzo e aprile appartenevano a organizzazioni con un numero di utenti di rete compreso tra i 50 e gli oltre 10mila, operanti nei settori education, servizi finanziari, pubblica amministrazione e media.


Il 56% degli intervistati (in Italia, il 55%), infatti, è disposto a installare cavi di categoria 6 e il 16% (in Italia 14%) è orientato ai nuovi cavi di categoria 6 ad alte prestazioni. Ciò comporterebbe una buona diffusione dei cablaggi Utp in grado di supportare velocità di 10 Gb/s a dispetto del fatto che gli standard dedicati a questa tipologia di cavo sono ancora in fase di sviluppo.


Sempre secondo la ricerca, i cablaggi di categoria 5e sono ormai in declino, dato che solo il 17% degli intervistati sarebbe disposto a considerarne l’uso in caso di una nuova installazione.


La ricerca ha poi confermato che la migrazione verso i 10 Gb/s inizierà probabilmente nei data center per poi ampliarsi alle connessioni desktop.


Il 45% dei responsabili It (in Italia, il 48%) prevede di installare il 10 Gigabit Ethernet orizzontalmente, cioè con collegamenti tra server, nei propri data center entro i prossimi due anni.


Il 10% ha già implementato questa tecnologia a livello di dorsale, cioè con collegamenti tra switch, mentre il 54% (in Italia, due It manager su tre) prevede di farlo entro due d’anni.


Al di fuori del data center, la maggior parte degli intervistati intende effettuare cablaggi orizzontali a 1 Gb/s (53% nel mondo, 62% in Italia) o 10 Gb/s (30% a livello globale, in Italia il 25%) nell’arco dei prossimi cinque anni; e nello stesso intervallo di tempo, il 61% prevede di far evolvere le dorsali di rete a 10 Gb/s, e il 26% a 40 Gb/s.


La ricerca mostra anche la diffusione delle reti wireless: il 78% (in Italia il 91%) degli interpellati utilizza già questa tecnologia o intende adottarla all’interno di nuove installazioni. L’81% del campione considera le connessioni wireless come un’estensione delle infrastrutture cablate, mentre il 14% (il 10% in Italia) pensa che il wireless sia un’alternativa in grado di sostituire il cavo.

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