Virtualizzazione subito e ritorni a sei mesi

Il percorso proposto da Vmware propone costi ridotti, flessibilità, con spazio anche per il risk sharing.

A Dario Regazzoni, Systems Engineer Manager di Vmware, abbiamo chiesto di esprimersi sul modo in cui le imprese italiane si dovrebbero orientare per la ripresa delle attività.

Su quale investimento tecnologico, in termini di soluzioni e prodotti, dovrebbero puntare le imprese italiane, alla ripresa di settembre, per riuscire a ottenere un risultato concreto e apprezzabile in termini di Roi?

Sicuramente dovrebbero prendere in esame un investimento che introduca tecnologie di virtualizzazione all’interno dell’infrastruttura It. La virtualizzazione si configura, infatti, come uno strumento che consente di raggiungere due obiettivi cruciali per le imprese in questo frangente. Permette di abbassare drasticamente i costi legati all’It, sia in termini di capex che opex, rendendo, al contempo, l’It più flessibile ed in grado di allinearsi alle esigenze del business in tempi estremamente rapidi. Fattori entrambi strategici per aziende di ogni dimensione e settore, tanto più in un momento di incertezza macroeconomica quale quello che stiamo vivendo ora. Migliaia di clienti hanno già avviato processi di virtualizzazione con ritorni davvero significativi, anche a fronte di investimenti relativamente contenuti. Vantaggio ulteriore è il fatto che la virtualizzazione si può provare, applicandola ad un servizio o a un ambito specifico e verificandone convenienza economica e fattibilità operativa prima di estenderla a servizi business o mission critical.

Quali servizi, anche finanziari, possono consentire loro di optare per l’investimento giusto allo scopo?

Una possibilità è l’erogazione di servizi e la realizzazione di progetti in modalità risk-sharing tra committente e fornitore, impostati cioè sul fatto che la remunerazione per il fornitore avvenga sulla base dei costi evitati al committente grazie ai benefici derivanti dall’investimento stesso. Ad esempio, se un progetto di virtualizzazione consente di abbattere i costi di esercizio dell’It in media del 50%, consentendo di raggiungere il break-even dopo meno di sei mesi, un progetto di questo tipo potrebbe essere pagato al fornitore riconoscendogli parte dei costi evitati grazie a questa nuova tecnologia.

Servizi finanziari quali il lease-back e in generale strumenti flessibili che consentano di liberare rapidamente risorse e liquidità, rappresentano probabilmente la scelta più indicata in questo frangente.

In conseguenza di ciò, in che modo dovrebbero orientarsi alla pianificazione del budget tecnologico per il 2010?

Le scelte strategiche dovrebbero privilegiare quegli investimenti che consentano di ottenere in modo sistematico e ripetibile ritorni sull’investimento in tempi brevi, sei mesi possono essere un benchmark, basati su tecnologie emergenti ma sufficientemente mature dal punto di vista tecnologico come ad esempio la virtualizzazione, il software as a service e i servizi di collaboration di nuova generazione.

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