Virtualizzare lo storage fa bene a tutti

È il credo di George Teixeira, ceo di DataCore, che fa della fruibilità dei dati una missione, più che valida per i fornitori di servizi.

La storage virtualization è un’invenzione americana o va bene anche alle nostre latitudini? Ci risponde Marco Frigerio, country manager Italia e Malta di DataCore, rivelandoci che in Germania la società «è fortissima, vende quasi più che nel Nordamerica. Praticamente a volume. E siamo ben visti dagli storage vendor che ci invitano ai loro eventi».

In Italia la società ha due distributori. Il principale, storico, è Ready Informatica.

Per implementare la storage virtualization, sempre con le parole di Frigerio, si ragiona con l’utente sui Terabyte che devono girare sui nodi di rete, facendolo procedere all’acquisto di ció che serve realmente.

Datacore fu creata da George Teixeira (nella foto) nel 1998 con altre 15 persone, in Florida, con una pattuglia di ingegneri provenienti da Cape Canaveral, convinti dalla potenzialità della business continuity, anche se all’epoca nei datacenter si parlava più di emulation che di storage virtualization.

Ma perchè virtualizzare lo storage? «Per consolidare i database, ridurre i server, assicurare livelli di servizio, continuità, rilascio di nuove applicazioni», dice Teixeira.

Prodotto di punta di Datacore è l’hypervisor Sansymphony-V, ora giunto alla versione 9.0.
Strumento che non è alternativo a Vmware, di cui ha un plugin, e che è integrato anche con Microsoft.

Mette in pratica il disegno dell’autotiering, che segmenta il panorama di dati in quattro livelli (bollenti, caldi, freddi e da archiviare) e li amministra in modo trasparente all’utente finale.

In sintesi, quello che intende far passare Teixeira è il concetto del bring your in disk: disponi dei tuoi dati in qualsiasi situazione ti servano.

Creare e fare servizi
Sansymphony-V 9.0 punta a prendere possesso dei grandi datacenter, con virtualizzazione delle applicazioni tier 1, cioè Sap, Oracle, exchange, ai private cloud.

La società ha recentemente varato un modello di licensing per i cloud provider, per consentire loro di vendere servizi di disaster recovery avvalendosi delle funzionalità di gestione di SanSymphony.

La licenza Datacore può essere venduta anche come servizio di migrazione, per i rivenditori di storage: un migration kit, per fare operazioni di trasporto dati su nuovo storage senza smettere la produzione.

Di fatto, la macchina Datacore è un server Windows che si installa e configura in un ora. Poi inizia la mappatura dei dischi per la replica sincrona.

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