Videosorveglianza, il digitale conviene anche nel retail

La svedese Axis mostra un’indagine indipendente che dichiara l’analogico non così conveniente come nel passato, oltre ad essere notevolmente meno versatile. La Video Analytics è la nuova frontiera della sicurezza degli individui, e dei guadagni

Nonostante il continuo richiamo a problemi di privacy, il mercato mondiale della sorveglianza è in continua crescita su tutti i fronti, grazie alla crescente accettazione da parte dei cittadini di quasi tutte le nazioni.
La crescita complessiva diventa ancora più forte nel segmento digitale, che attrae clienti ancora più rapidamente del segmento analogico. Un’azienda con la giusta tecnologia e il continuo focus sui fenomeni del momento può diventare in pochi anni leader d’un ricco patrimonio di competenze e clienti.
 
E’ quello che sta facendo la svedese Axis con le sue videocamere di rete, continuando nel suo programma marketing “5×5”: “vuol dire che intendiamo crescere di 5 volte in 5 anni”, ha spiegato ancora Bodil Sonesson, vicepresidente vendite.

Nel corso del quarto Press and Media Event, tenutosi quest’anno a Copenhagen, la manager ha spiegato che -nonostante alcune sacche di resistenza come la sorvegliatissima Gran Bretagna- la maggior qualità e versatilità del digitale sta rapidamente prendendo piede.

Forte del milione di videocamere vendute, la ditta svedese si lancia sul mercato con rinnovata enfasi, ponendo quest’anno la massima attenzione al settore retail, un settore nel quale in Europa c’è circa l’1,3% di perdita di fatturato dovuta ai furti piccoli e a quelli organizzati.

Nuove armi permettono l’attacco all’analogico, ritenuto più economico: una ricerca indipendente ha mostrato come già da 32 videocamere le nuove installazioni siano più economiche in digitale; “ma nella gran parte dei casi reali, dove cioè è già prevista una piccola infrastruttura di rete, il vantaggio è più sostanzioso e si manifesta anche per un minor numero di apparati”, ha precisato Andrea Sorri, Country Manager per l’Italia.

Molte le tecnologie disponibili nei nuovi prodotti, 209FD e 209 MFD: la risoluzione in megapixel con il progressive scan, il doppio flusso Motion JPEG e Mpeg4 e l’implementazione del PoE (Power over Ethernet) semplificano l’installazione riducendo i costi. Per la compressione dei dati video si attende la definitiva fusione tra Mpeg4-10, Avc e H.264, ancora non completa: e per Axis non sarà difficile implementare la versione definitiva, dato che la gran parte del suo successo è dovuta alla tecnologia proprietaria di chip su silicio, grazie alla quale vengono messi in produzione diversi chipset per coprire l’intera gamma di prodotto. Parlando di software, tra le funzioni video più innovative appena introdotte citiamo la segnalazione di manomissione della camera, attiva anche nel semplice offuscamento del dispositivo, e l’inseguimento di un obiettivo in movimento. Attualmente le funzioni principali sono comprese nel software in dotazione, ma il vicepresidente Anders Laurin ha dichiarato che in futuro potranno essere messe in vendita alcune delle funzioni più complesse. Già oggi la comunità di sviluppatori ha sorpassato i 500 membri, un altro numero in continua crescita.

Verso il Vos, video-operated surveillance?
Nel parco delle possibilità alcune sono state mostrate: la rilevazione delle presenze davanti ad uno stand specifico ne permette una valutazione d’efficacia, mentre la registrazione dei percorsi seguiti dai clienti autorizza una serie di modifiche di grande impatto nel campo della video analytics, impossibile da svolgersi in analogico.

Grazie al digitale, quindi, nel medio termine dovremmo raggiungere la Vos, video-operated surveillance, una sigla che può indicare la presenza di funzionalità aggiuntive. Inoltre somiglia a Pos, point of sale: l’integrazione tra Vos e Pos permetterà di risolvere alcuni dei principali problemi della grande distribuzione, ovvero l’incrocio dei dati tra persone entrate e scontrini emessi, l’analisi dei furti di clienti e cassieri e molti altri esempi di data mining incrociato.

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