I 2,28 miliardi di dollari registrati come utile netto battono le stime degli analisti, anche se sono in calo rispetto allo stesso periodo del 2001. Cresce ancora, del 18%, il fatturato. Leggendo il bilancio, si nota una notevole incidenza delle spese legali.
Microsoft supera con facilità le stime di fatturato avanzate dagli analisti di borsa ma le battaglie in tribunale finiscono per pesare sugli utili. L’azienda ha appena pubblicato un dato trimestrale di 2,28 miliardi di dollari di utile netto, ma sulla cifra lorda incombe un onere straordinario di ben 660 milioni in spese legali. Senza questo onere l’utile per azione sarebbe stato di 49 e non 41 centesimi di dollaro. Un risultato che comunque consente a Microsoft di surclassare le stime che parlavano di un dividendo lordo di 43 centesimi. Un anno fa, in questo stesso periodo, l’utile era stato di 47 centesimi di dollaro a fronte di un utile di 2,62 miliardi, dopo il ritocco del lordo di 2,9 miliardi dovuto a perdite legate a precedenti investimenti.
Il fatturato è in forte crescita: un più 18 percento che porta il colosso di Redmond a un volume d’affari di 7,74 miliardi contro i 6,55 di un anno prima. Mentre le stime sono state generalmente uniformi, intorno a una crescita del 9%, le previsioni sugli utili hanno mostrato una certa variabilità nell’insieme degli analisti. Sui guadagni però hanno influito negativamente anche il peso relativamente elevato dei prodotti a basso margine e il notevole investimento per il lancio della console Xbox. Mentre Microsoft sta subendo un consistente riposizionamento e la sua bilancia di offerta pende sempre più verso l’incerto mondo dei servizi, anche gli applicativi per il desktop, che nella media storica contano per oltre il 40% del fatturato, continuano a perdere la loro spinta. A dispetto delle incertezze, il fatturato è esploso soprattutto per merito di Windows Xp, le cui vendite sono andate oltre le aspettative, di Xbox e di Msn.
