Updating o Hacking? Attendere, prego

Mentre il mondo della finanza subiva le conseguenze dell’ipotesi Grexit e l’attacco di panico preso alle borse cinesi, la borsa di New York s’è fermata. E non per tre secondi o tre minuti, bensì per tre ore, anzi di più: dalle 11.32 alle 15.10, ora di NY.
Subito s’è temuto un attacco hacker, ma la risposta è stata diversa: stiamo aggiornando il sistema, come se fosse apparso un messaggio di Windows, aggiorna e riavvia. Poiché è nota prassi delle aziende negare attacchi hacker, non sapremo mai la realtà, certo nota a Barack Obama -che è stato tenuto a giorno della questione- e ai gestori del Nyse.

Anche chi doveva partire con aerei United Continental alle 8 di mercoledì 8 ha avuto i suoi problemi, visto che il sistema non funzionava. Anche in questo caso è solo un guasto. Giustamente, quindi, se ne è occupato anche Jeh Johnson, segretario alla sicurezza nazionale Usa: “I problemi al Nyse e a United Continental non sono apparentemente il risultato di un’azione dolosa”.
Se poi una è un caso, due una coincidenza e tre una certezza, ecco che anche il Wall Street Journal ha subito un blocco del sito, poi ripartito in versione minima. Noi non siamo complottisti e anche senza un Sms da Jeh Johnson possiamo anche credere che si tratti di coincidenze.

Diversa è la storia accaduta due giorni prima a Milano, o meglio negli spazi digitali d’una azienda milanese, la Hacking Team.

L’azienda vende principalmente Remote Control Systems, software che consentono di tracciare le azioni del dispositivo posto sotto sorveglianza, incluse registrazioni audio e video e molte altre informazioni sensibili. Dagli Rcs ad altri tipi di software più o meno maliziosi in teoria il passo è breve. Intanto, oltre ad azioni che non conosciamo, l’attacco ha portato alla “pubblicazione online di un archivio di oltre 400 GB contenente codici, documenti, mail e file riservati sui clienti e sulle attività della compagnia”. Inoltre l’azienda dichiara di aver perso il controllo delle azioni relative ai suoi software, che gestiva in proprio.

Tra i clienti della Hacking Team troviamo molti Governi, compreso quello turco e quello italiano, che potrebbe essere stato hackerato. “Ci sono verifiche in corso in merito all’impatto dell’attacco subito dalla società Hacking Team sui software utilizzati dai servizi segreti italiani”, avrebbe detto Giampiero Massolo, direttore del Dis, chiamato a riferire al Copasir sul caso.

Ridendo e scherzando, e se tra i clienti di Hacking Team ci fossero stati anche il Wall Street Journal, La United Continental e magari anche in Nyse? E cosa conterranno non tanto i 400 GB di dati pubblicati, ma ben altro e a livello ancora più alto?
Nella serata di ieri, Wikileaks ha pubblicato oltre un milione di messaggi rubati ad Hacking Team, nei quali ricorrono nomi di politici e di istituzioni, il cui contenuto spazia dall’attualità all’attività politica fino a quella giudiziaria. Ed è chiaro che il livello di allarme si sia alzato.

Hacking o updating, l’idea che il sistema software sia al collasso rimbalza ogni tanto, a cadenza irregolare ma comunque con frequenza preoccupante.

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