University delle conferme per una Computerlinks in attesa del botto

In linea, non senza soddisfazione, con i numeri del 2012, il Vad procrastina a novembre l’annuncio di nuovi brand a listino ma, soprattutto, di un’acquisizione destinata a sparigliare le carte sul mercato della distribuzione.

È una Computerlinks flat e in utile” quella tratteggiata da Federico Marini (nella foto), amministratore delegato di Computerlinks Italia, in occasione di una University Academy giunta, in questa formula, alla sua undicesima edizione.

Un’edizione di conferme (e nel fatturato atteso, e nei brand che continuano a macinare risultati, e in un cloud che stenta a decollare), dove a emergere sono due nomi su tutti.
Quello di Ca e dei tre workshop realizzati nella location di Villa Quaranta, a Pescantina (Vr), “fuori dagli schemi convenzionali” dell’offerta di data management nel listino di Computerlinks da marzo, e quello di Secunia, brand di sicurezza danese di cui Marini preferisce accennare appena “perché non li ho ancora incontrati di persona” ma che si appresta a fare il suo ingresso nel portafoglio del distributore.

Per le vere novità, quelle davvero succose, bisognerà aspettare l’inizio di novembre.

Per allora, se tutto va bene, nuovi brand a listino nelle
aree storage e networking di fascia altaporteranno in azienda almeno una
decina di risorse tecniche nuove per permettere di strutturarci e passare dalla
vendita di soluzioni software di security ad altro
”.

Marini non cita né conferma la notizia dell’accordo
raggiunto dalla statunitense Arrow
con la casa madre tedesca che dovrebbe tradursi in una acquisizione nel corso del quarto trimestre
dell’anno.

Il manager accenna soltanto a possibili cambiamenti futuri, i
cui riflessi saranno tangibili anche nel nostro Paese, tanto da permettergli,
qualora si avverassero “di togliersi qualche sassolino dalla
scarpa
”.

Ciò detto, di reale, a nove mesi dall’inizio dell’anno, ci sono “risultati in linea con quelli del 2012 e un’Ebitda che cambierà, ma di poco, visto che qualche sostegno finanziario in più ai clienti abbiamo dovuto darlo, mentre operando in un mercato B2b l’innalzamento dell’Iva deciso dal Governo italiano non ha influito in maniera consistente sul business”.

Ma se la sensazione favorevolmente riportata dal manager è che “anche i clienti, in quest’ultimo anno, abbiano fatto pulizia al proprio interno” lasciando spazio a una soddisfazione personale per i risultati riportati “grazie a un finanziamento che ci sta costando un po’ ma che sta dando risultati soddisfacenti”, il cruccio per Marini resta un altro e riguarda la difficoltà “di reggere il confronto con gli altri Paesi in cui Computerlinks è presente e dove i risultati registrati sono in crescita”.

Desiderio di emergere in un mercato “non così in crisi come lo dipingono all’estero” a parte, dell’edizione 2013 della Computerlinks University che ha raccolto a sé 25 dei 28 brand a listino, per un totale di 38 workshop strutturati in base al livello di sponsorizzazione dei vendor presenti, rimarrà una piacevole “tensione da overbooking” che ha colto anche la responsabile marketing di Computerlinks Italia, Eleonora Molinari, cui sono pervenute 600 iscrizioni a fronte di una location che, a pieno regime, ne tiene 500.

A emergere, ancora una volta, “la capacità del distributore – riporta per primo Gianpaolo Sticotti, responsabile del canale di Ca Technologies per le tecnologie di data management – di dare grande soddisfazione in termini di clienti e risultati tangibili”.
Bravo anche il vendor, diciamo noi, a comprendere che, in un’occasione come l’University, non di soli tecnicismi si può parlare ai rivenditori. Ne è la prova il workshop organizzato dando la parola a Mauro Ruscelli, It manager di La Perla, chiamato a raccontare non tanto delle soluzioni implementate, “quanto delle sue aspettative quando si trova a parlare con i fornitori di tecnologia che gli chiedono udienza e degli errori che invece vede compiere”.

Grazie a Computerlinks – ribadisce Sticotti – stiamo sistematicamente e in modo scientifico occupando la banda dei quattro colleghi italiani operativi dalla Spagna impegnati a realizzare Webinar introduttivi ai nuovi partner mediamente più orientati al mondo della security e che guardano al backup come a uno degli aspetti del ripristino e del disaster recovery”.

Non c’è allora da stupirsi che agli eventi marketing, alle newsletter, ai Webinar ma anche ai servizi di assistenza software 24×7, ai training, alla consulenza post sales per le attività presso i clienti che hanno fatto la fama e la fortuna di Computerlinks si stia interessando anche Silke Ahrens, regional sales manager di Secunia per le aree Emea e Apac, pronta a portare il proprio apporto al listino Computerlinks con una soluzione per gestire patch management anche in infrastrutture molto complesse.

Per ora – ci spiega Claudio Vettoretto, responsabile della parte tecnica di management di Computerlinks Italia – l’accordo è su base italiana ma già altre country hanno mostrato un sostanziale interesse”.

Intendiamo prendere i rivenditori italiani per la gola con importanti marginalità, certificazioni online e una struttura di supporto multilingua che risponde dagli uffici di Vienna, in Austria” conferma Ahrens.
Non senza precisare che “non è la quantità dei partner che ci interessa, ma la qualità e la capacità di proporre soluzioni in chiave di servizi gestiti”.

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