Una veste europea per il portale Jumpy

Mediaset chiude l’anno con un utile netto consolidato di 656,7 (+19,2%) ma soprattutto riunisce le attività Internet di Mediasetonline e Jumpy per creare un polo di grandi dimensioni con ambizioni di leadership nella new economy. L’operazione pr …

Mediaset chiude l’anno con un utile netto consolidato di 656,7 (+19,2%) ma soprattutto riunisce le attività Internet di Mediasetonline e Jumpy per creare un polo di grandi dimensioni con ambizioni di leadership nella new economy.
L’operazione prevede diversi passaggi e dovrebbe terminare entro la fine del 2001 con la fusione fra Jumpy e una società controllata da Mediaset proprietaria del ramo d’azienda di Mediasetonline.
Intanto è stata annunciata anche la quotazione in Borsa al Nuovo Mercato del portale che ha debuttato qualche giorno fa nella sua nuova veste europea. Quello che era un servizio di free Internet con un micro portale di 107 pagine web è diventato grande, ha allargato di molto la gamma dei suoi servizi ed è pronto per aprire altre versioni in Spagna, Germania e Francia dove è possibile vengano realizzate alcune acquisizioni. Per strada ha perso l’amministratore delegato Mario Luzzi che, come ha dichiarato l’amministratore delegato di Mediaset Claudio Sposito ha scelto nuove start up mentre alcune indiscrezioni lo davano in urto con Marina Berlusconi.
Il nuovo amministratore delegato è Massimo Armanini, 38 anni, ex consigliere d’amministrazione di Parmalat finanziaria, managing director North e Central America e amministratore delegato di Parmalat Canada.
Armanini è responsabile di una serie di società che fanno capo a Jumpy (ex Europortal Italia). In particolare sono il portale vero e proprio, quelli che verranno lanciati nei prossimi mesi in collaborazione con operatori locali come per esempio Telecinco in Spagna, JumpyCast, società di webcasting che sarà operativa da fine aprile e punta a produrre e distribuire contenuti televisivi destinati al mondo Internet, e Gsmbox, il sito dedicato alla telefonia cellulare del quale Jumpy ha acquisito il 40% con un’opzione per arrivare fino al 60%.
I passaggi tecnici dell’integrazione Jumpy-Mediaset prevedono che Mediaset, con altre società del gruppo Fininvest, parteciperà con lo 0,5% all’aumento di capitale che sarà eseguito prima della quotazione in Borsa di Jumpy. Mediaset ha poi la facoltà di acquistare una ulteriore partecipazione fino ad un massimo del 5% di Jumpy sottoscrivendo un aumento di capitale riservato in sede di offerta al pubblico finalizzata alla quotazione del portale. Il portale si rivolge a quanti ancora non utilizzano Internet e punta su una fortissima personalizzazione ("Internet a modo mio" è il claim della campagna pubblicitaria) e su una navigazione orizzontale che facilità la navigazione e il reperimento delle informazioni. Il prossimo passo del portale è la partenza del commercio elettronico, prevista prima dell’estate, per la quale è in dirittura d’arrivo un accordo con un importante gruppo logistico italiano per offrire una soluzione integrata che va dalla presentazione on line dei prodotti!
alla consegna a domicilio. E poi è in fase di realizzazione una partnership a livello europeo con uno dei maggiori operatori mondiali della telefonia mobile per il lancio del portale Wap e in prospettiva, per una forte presenza di Jumpy nel business dell’Umts.

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