Una nuova divisione applicativi per Microsoft

Con la neonata Business solutions, Microsoft diventa un’azienda di software a 360 gradi e costringe gli Isv a rivedere la loro posizione sul mercato dei gestionali.

15 ottobre 2002 L’ingresso di Microsoft nel mercato degli applicativi è ormai ufficiale ed è stato sancito dalla nascita di una nuova divisione ad hoc chiamata Microsoft business solutions (Mbs). La casa di Redmond ha investito nell’operazione 1 miliardo di dollari (oltre alle spese per l’acquisizioni di Great Plains negli Usa e di Navision in Europa), mentre in Italia secondo stime non ufficiali arriverano grosso modo 13 milioni di euro. L’offerta di Mbs, che comprende anche le soluzioni per portali aziendali, si completerà nella tarda primavera del 2003 con un prodotto di Crm.
“Con questo passo abbiamo cambiato la nostra mission – spiega Rossano Ziveri, direttore della divisione small medium business di Microsoft Italia – vogliamo essere un’azienda di software a 360 gradi e non più solo a livello infrastrutturale”.
Il rapporto con i business partner rimane centrale in tutta l’operazione, prevalentemente rivolta al mercato delle Pmi. “Il canale è la nostra organizzazione” dichiara Roberto Rossi, country manager italiano di Mbs, ma per gli indipendent software vendor locali l’orizzonte d’azione cambia notevolmente perché il loro ruolo, secondo Microsoft, si specializzerà ulteriormente, diventando quello di verticalizzatori delle soluzioni standard offerte o di abilitatori alla costruzione di applicativi e componenti di business per i Web Services.
L’azienda di Bill Gates promette maggiori benefit a livello di marketing e prevendita, ma non lascia capire quali saranno i prezzi da pagare, sia in termini d’investimento che di mercati da “lasciare” al potente alleato pur di stare sotto la sua bandiera.

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