Un portale di supporto per le Pmi pugliesi

Da un’iniziativa di Cisi Puglia e della Regione, è nato un sito che offre informazioni aggiornate e servizi, con l’obiettivo di supportare e sviluppare il tessuto imprenditoriale locale. Tra le varie opportunità sono presenti un marketplace e una piattaforma di e-commerce

Quando si prospettano gli scenari su cui
intervenire per sanare o ridurre il cosiddetto “digital divide”, si pensa
sempre che ci si riferisca a paesi lontani o a situazioni remote in cui, tra
gli ostacoli da superare, si deve mettere in conto una diversità di
cultura che, spesso, si accompagna con l’immaturità del sistema
produttivo locale. Difficilmente ci si rende conto che, invece, il gap è
già presente nei nostri confini, a pochi chilometri di distanza.
Esistono,
tuttavia, anche casi di eccellenza che dimostrano come si possa intervenire,
quando il territorio è in grado di rispondere a sollecitazioni indirizzate
con gli strumenti più opportuni, creati a misura per l’habitat cui si
rivolgono. Un esempio concreto è il portale verticale (www.pmion.net) per le piccole e medie imprese
pugliesi, ideato e realizzato per offrire informazioni, notizie,
opportunità e servizi a valore aggiunto a un tessuto imprenditoriale che
si presenta letteralmente polverizzato sul territorio. Il progetto, avviato
nel 1998 da Cisi Puglia (Centro Integrato per lo Sviluppo
dell’Imprenditorialità) a seguito di una convenzione stipulata con la
Regione (in attuazione dell’Azione B – Misura 7.4 – del programma
d’iniziativa comunitaria Pmi Puglia 1994/1999) è cofinanziato dall’Unione
europea, dallo Stato italiano e dalla stessa Regione, il cui assessorato
all’industria, settore artigianato e Pmi, ne è l’effettivo
responsabile.
Il processo di aggregazione delle Pmi pugliesi (circa 10mila su
un totale di 40mila) ha permesso di realizzare una banca dati,
pubblicata su Internet, finalizzata ad agevolare l’interazione della
domanda e dell’offerta delle imprese fra loro e verso altri soggetti e
mercati. Oltre alla libera e gratuita consultazione di questo database, il
portale offre agli utenti la possibilità di fruire di servizi informativi di
carattere commerciale (proposte di prodotti e servizi), finanziario (finanza
agevolata) e per l’export (informazioni, iniziative, eventi e
opportunità).
L’home page è composta di un blocco centrale, in cui sono
pubblicate e aggiornate quotidianamente notizie su economia, eventi,
agevolazioni, interviste a personaggi del mondo economico e
imprenditoriale, e di due bande laterali da cui si accede, in modo
immediato e intuitivo, alla gamma di servizi disponibile.

Il valore aggiunto dei
servizi
Il database raccoglie  diecimila schede di imprese
pugliesi contenenti informazioni di tipo anagrafico, dimensionale ed
economico, e indicazioni sulla specificità dei prodotti delle aziende
che operano nei settori C, D, F e K della classificazione Istat.

L’archivio è consultabile gratuitamente e la ricerca può essere svolta
per nome, prodotto, area geografica o settore merceologico (anche con
codifica Sic, Standard industrial classification). Il database è alimentato
da un censimento, svolto da 15 ricercatori del Cisi nelle 22 aree in cui è
stato suddiviso il territorio regionale, nonché con l’auto-registrazione
delle imprese, che avviene via Web o tramite numero verde. L’inserimento
delle schede, la gestione, la manutenzione e l’aggiornamento degli archivi
sono curati dal personale interno di Cisi Puglia dedicato al
progetto.
L’area Business rappresenta un mercato telematico in cui le imprese
propongono o verificano offerte e richieste di prodotti, servizi e
partnership. Le informazioni pubblicate, certificate da fonti
attendibili, provengono da Pmi pugliesi o da banche dati appartenenti a
enti o istituzioni con cui sono stati sottoscritti accordi di
collaborazione; tra queste, figurano la Camera di commercio Italo-Araba,
l’ufficio estero delle Camere di commercio piemontesi, la Camera di
commercio ungherese, l’Ufficio commerciale dell’ambasciata Usa in Italia,
l’Associazione nazionale delle imprese alimentari del Portogallo,
l’Associazione industriali della Navarra, le Camere di commercio italiane
all’estero.
La sezione Chance fornisce l’accesso a un archivio di articoli
sulle più importanti novità riguardanti finanziamenti e agevolazioni per le
imprese. Gli utenti registrati possono consultare schede di sintesi
delle normative di agevolazione e un glossario di termini
specialistici.
Export segnala, invece, le più recenti opportunità
relative a questa attività e mette a disposizione degli utenti schede con
dati, business report e informazioni sui principali paesi con cui l’Italia
ha avviato rapporti commerciali.
Il serizio Best buy è, di fatto, un
marketplace gratuito tramite il quale chi è interessato a ricevere
determinate forniture può entrare in contatto con aziende, selezionate tra
quelle aderenti alla banca dati. La richiesta di preventivo è inviata
tramite Web alla sede del progetto, dove personale specializzato la propone,
in forma anonima, alle aziende che rispondono ai requisiti richiesti. Una
volta selezionati i giusti interlocutori, entrambi i soggetti ricevono
indicazioni utili per avviare il business.
La sezione e-Apulia, infine,
offre una  piattaforma per il commercio elettronico, che consente agli
operatori di aprire un negozio virtuale con investimenti minimi. Il sistema,
che si propone di avvicinare le imprese della Regione (anche quelle di
dimensioni molto ridotte), all’e-commerce, eroga una serie di servizi
centralizzati (allestimento del negozio, monitoraggio degli ordini,
aggiornamento dei listini) curando i principali adempimenti connessi
all’avvio di iniziative commerciali online.
Il progetto Pmion.net, la cui
fase finanziata terminerà il 31 dicembre 2001, può contare su un’azione
promozionale estesa all’intero territorio nazionale. Saranno anche definiti
accordi non strategici con strutture di importanza nazionale capaci di
offrire servizi di e-business e di e-procurement tali da permettere alle Pmi
pugliesi di ampliare i circuiti di canalizzazione delle proprie offerte
commerciali.
L’assistenza diretta, assicurata finora da Cisi tramite il
numero verde e la posta elettronica, sarà ampliata con l’attivazione di un
Internet call center. Saranno poi avviate alcune iniziative pilota,
cofinanziate dall’Unione europea, che troveranno collocazione
all’interno del progetto per incrementarne la valenza innovativa.

Infine, sono previsti ulteriori investimenti in tecnologia per
assicurare un maggior grado di flessibilità, sia in termini di facilità
di sviluppo di nuovi servizi sia garantendo una maggiore sicurezza rispetto
alla solidità del sistema e alla gestione degli archivi.

Le  tecnologie a supporto
L’attuale architettura si compone di un Alpha server con
sistema operativo Unix che assicura la gestione degli archivi, mentre il Web
server, il database e i tool di sviluppo sono Oracle. Il portale con le
sue interfacce, i servizi informativi e il sistema di commercio elettronico
risiedono anch’essi su un server Compaq, con sistema operativo Linux,
database Mysql e tool di sviluppo Php. In ragione del progressivo incremento
dei livelli di affidabilità e robustezza del sistema operativo e delle
applicazioni Linux, nonché dei minori costi di acquisizione e manutenzione
(anche in termini di risorse umane specializzate) è in corso di valutazione
la possibilità di effettuare una migrazione del database da Oracle per Unix
a Oracle per Linux.
Il portale, inaugurato a gennaio, ha fatto registrare
mensilmente, prima dell’estate, circa 23mila visite. Inoltre, molti degli
utenti accreditati non sono pugliesi e questo, come ha sottolineato
Francesco Ruggieri, presidente di Cisi Puglia, «certifica che c’è
interesse anche da parte di altri operatori economici verso il nostro
territorio. Per esempio, alcune catene di distribuzione dell’agro
alimentare tedesche ci hanno chiesto di segnalare loro aziende
produttrici di prodotti di qualità e tipici; la stessa cosa è avvenuta
nel settore manifatturiero e nell’abbigliamento
».
Il sistema continuerà
a evolvere e forse da metà novembre sarà arricchito con la cartografia
vettoriale. «Stiamo facendo un’analisi per valutare l’impatto che può
avere in termini di visibilità, ma soprattutto di velocità di
consultazione
– ha confermato il direttore del progetto, Andrea
Vernaleone -. Con questo strumento potremo offrire una panoramica delle
aree industriali della Puglia e dei lotti disponibili. Si potrà vedere, in
sostanza, come raggiungere un’azienda, quali sono le vie di comunicazione,
come è localizzata rispetto ai principali punti di riferimento
geografici
».
Nelle intenzioni dei promotori dell’iniziativa, dare le
risposte necessarie online e in tempo reale consentirà di attrarre nuovi
imprenditori e di stimolare il progresso. In altre parole, permetterà di
dare corpo al marketing territoriale. «Per investire in Puglia,
un’impresa vuole sapere su quali incentivi può contare, a quali oneri
burocratici va incontro, che tempi di attesa deve mettere in preventivo
per disporre delle licenze necessarie, su quale indotto può fare conto,
quale sia la vivibilità del luogo e se in prossimità dell’insediamento ci
siano alberghi, strade, ferrovie, aeroporti, ospedali. La cartografia ci
permetterà di fornire tutte queste informazioni, ovviando all’esigenza di
andare a verificare in loco
» ha concluso
Ruggeri.

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