Un mercato in cerca di serietà e certificazione

Necessaria anche la professionalità che gli operatori del nostro settore devono saper dimostrare. Sul tavolo obiettivi e strategie di Assotel per il 2007

Ragionamenti sul mercato delle Tlc convergenti all’Ict e sulla professionalità degli operatori sono stati portati avanti durante un recente convegno organizzato a Lodi, dove politici e manager del settore si sono incontrati sottolineando – come ha fatto notare anche Danilo Brogli, attuale amministratore delegato di Consip – la necessità di un dialogo continuo perché «se condotto con costanza e impegno, potrà gettare reali basi sulle quali costruire il futuro di un mercato dove la scelta del servizio o di un prodotto non partirà dall’analisi del prezzo».
Seppur con toni e sfumature diverse, tutti i relatori si sono trovati d’accordo sul fatto che, in uno scenario di “concentrazione” di servizi e di prodotti nelle mani di poche grandi aziende, è fondamentale aumentare l’attenzione al fragile equilibro tra la qualità delle soluzioni e dei servizi offerti e il prezzo degli stessi. «L’esperienza – sono state ancora parole di Brogli – ha insegnato che non sempre questi processi portano a un miglioramento dell’offerta e a un abbassamento del costo, soprattutto dal lato consumatore».

Ecco perché è urgente trovare nuove regole che garantiscono da un lato l’affidabilità della proposta in termini di qualità e tempi di erogazione, dall’altra costi adeguati e possibili per un’utenza sempre più ampia. Ma non si può prescindere, anche in questo contesto dall’assicurare servizi e prodotti di qualità e affidabili dal punto di vista tecnologico e funzionale, passando da una sempre più indispensabile “certificazione” degli operatori – in special modo gli installatori di infrastrutture se si parla di convergenza – «dai quali bisogna pretendere competenza e professionalità – è stato il parere di Modesto Volpe, presidente di Assotel -. Lavori improvvisati e non effettuati da mani esperte mettono a rischio la sicurezza delle aziende stesse che le adottano». Ecco che si torna alla questione della ricerca del miglior “prezzo apparente”, quella che fa spesso scegliere il fornitore sbagliato. Per liberare il mercato da operatori “improvvisati”.

E Volpe ha sottolineato come Assotel si stia battendo per la formazione del personale, per la “rottamazione del vecchio” (vale a dire sostituire quelle infrastrutture ormai obsolete che non sono più in grado di garantire sicurezza all’azienda che le ha adottate) per il dialogo tra i diversi attori del mercato e per la riduzione del sommerso che nel nostro Paese, purtroppo, è ancora molto alto.
Un mercato che va verso una strategia “multiplayer” ha necessità di chiarezza e trasparenza, oltre che di regole, poche, ma chiare e di facile applicazione.Un dialogo, quello di questo convegno, che sicuramente proseguirà e coinvolgerà un numero sempre maggiore di interlocutori. Un percorso iniziato a Lodi che ha messo sul tavolo una serie di richieste e la disponibilità, da parte delle istituzioni pubbliche, a creare i presupposti per 10mila nuovi posti di lavoro reali, ha concluso il responsabile di Assotel. »

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