Un centro per la «confidenza» su Linux

Attiva da qualche mese, l’iniziativa realizzata da Red Hat e Hp consente di testare con mano il funzionamento di una soluzione sull’Os del pinguino.

A distanza di qualche mese dalla realizzazione, è stato presentato ufficialmente il Linux Confidence Center approntato da HP e Red Hat nella sede milanese di quest’ultima, una iniziativa che viene considerata unica nel suo genere in Europa.


«Ufficializziamo qualcosa che è già operativo e utilizzato con successo – ha introdotto Roberto Semplici, account executive di Red Hat Italia -. L’utilizzo del termine “confidenza” è indicativo: vogliamo far provare nel concreto il funzionamento di una soluzione Linux con differenti architetture: Itanium, Xeon, Opteron e via dicendo».


In effetti, quello che si fa, a due passi dalla stazione Centrale del capoluogo lombardo, è fare “prove” su applicazioni che gli utenti (o terze parti) hanno in casa o che intendono adottare, dando loro modo di testarne sul campo il corretto funzionamento. Nella maggior parte dei casi, i test avvengono in aree infrastrutturali, come configurazioni per l’alta disponibilità o di gestione dei sistemi (patch management, provisioning). Il centro serve anche per fare formazione su tematiche specifiche (dalla virtualizzazione alla disponibilità).


Al servizio si accede mediante i sito Web “free of charge” www.linuxconfidencecenter.it, che avvia il flusso e mostra la disponibilità del centro per potersi prenotare. La richiesta viene quindi inoltrata ai partner del consorzio e l’engagement manager di Red Hat, Giovanni Capone, si occupa di predisporre l’ambiente, con le installazioni necessarie. Ovviamente, come hanno precisato i due partner, le richieste sono vagliate e non è possibile, solo per fare un esempio, prenotarsi per realizzare il porting di un’applicazione che richiede mesi di lavoro.


«Lasciare fermo tutto questo hardware è un grande investimento per Hp. Ma ne vale la pena, perché è evidente la crescita dell’interesse per Linux un po’ in tutti i mercati, a partire dalla Pa» ha commentato Roberto Fassina, Linux Marketing Manager di HP Italia.
A questo proposito, la dotazione del centro include in tutto 11 server, (due Itanium, uno Xeon, un Opteron, alcuni blade) e una San Fibre Channel, per un totale di 1,4 Tb di spazio per i dati.


L’intesa tra Red Hat e Hp è ampia, prevedendo anche il supporto congiunto presso i clienti. Nella pratica, dati i numeri in campo, è Hp che si occupa in prima persona dell’assistenza di primo e secondo livello, su hardware e software, ma i servizi classici che prevedono Sla su un’applicazione possono essere forniti da entrambi. La cosa importante, per i due partner, è essere percepiti come interlocutore ben definito.

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