Un 2001 in crescita per Esprinet

Chiuso un anno particolarmente positivo, il distributore pensa già alle acquisizioni del 2002.

Esprinet presenta i risultati definitivi di un 2001che secondo Sirmi la vede al primo posto fra i distributori italiani. Il fatturato è arrivato a 801, 4 milioni di euro con un a crescita del 13%, l’Ebit è aumentato del 39% e la posizione finanziaria netta è invece diminuita del 31%.
Quest’anno il distributore di Nova Milanese ha fatturato a 15.466 clienti (+8,2%) con una media di 9.500 clienti/mese. La maggior parte del fatturato (49,7%) è stata realizzata grazie a dealer e pc shop che rispetto all’anno precedente sono cresciuti del 4,3%. Il resto arriva dai Var (36,6%, -4,2%), dalla Gdo (5,5%, +2,1%) e dalla subdistribuzione (6,1%, -2,2%).
La crescita dei dealer corrisponde a un precisa strategia aziendale. I rivenditori classici permettono di avere tempi di pagamento più rapidi e marginalità maggiori a differenza dei Var che comprano parecchi pc e offrono quindi margini inferiori. Per quanto riguarda la subdistribuzione, invece, l’obiettivo di Esprinet è di arrivare a quota zero. Anche a causa della contrazione del mercato dei personal computer la quota di pc venduti è passata dal 56,2% al 51,4%, le periferiche dal 33,4 al 33,3%, i consumabili dal 2,1 al 6,2%, il software dal 4 al 5%, il networking dal 3,7 al 3,4% e i servizi dallo 0,6 allo 0,7%.

Per quest’anno, ha sottolineato l’amministratore delegato Alessandro Cattani, ci si può aspettare una crescita del software soprattutto dopo l’accordo con Microsoft mentre il networking stenta anche a causa della mancanza di un contratto diretto con Cisco. Il fatturato via Web equivale al 38,8% del giro d’affari totale, mentre un dato di rilievo è quello relativo alle page view del sito esprinet.com che sono di circa dieci milioni ogni mese. Un risultato da fare invidia a siti consumer molto più famosi. Gli ordini via Web sono aumentati del 40%. Oltre a confermare l’orientamento verso la “bit technology”, Cattani ha previsto una crescita del 13% per quest’anno (gennaio ha chiuso con +18%), una market share del 12% e una forte crescita nei servizi con 17 milioni di euro contro i cinque di quest’anno. Oltre alla crescita per linee interne sono previste anche alcune acquisizioni fra i distributori di It tradizionale, It industriale, foto-ottica, materiale di consumo, prodotti Office e società che si occupano di formazione. Le società candidate devono però possedere precisi requisiti per quanto riguarda la marginalità e il prezzo d’acquisto.

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