Tutto lo Unix di Sco a Caldera

Non più solo UnixWare, ma tutto il business Unix di Sco sarà rilevato da Caldera, che però ritarderà di un trimestre la conclusione dell’operazione, annunciata nell’estate scorsa, oltre a pagare una cifra supplementare di 24 …

Non più solo UnixWare, ma tutto il business Unix di Sco sarà rilevato
da Caldera, che però ritarderà di un trimestre la conclusione
dell’operazione, annunciata nell’estate scorsa, oltre a pagare una
cifra supplementare di 24 milioni di dollari in contanti, rispetto ai
7 pattuiti in un primo tempo. In sostanza, il distributore Linux si è
così assicurato anche il prodotto OpenServer, sul quale Sco ha
costruito buona parte delle proprie fortune e i cui clienti si erano
mostrati un po’ confusi dopo la decisione di cedere parte del proprio
business a Caldera.
Di fatto, lo sviluppo di OpenServer è bloccato dal 1999 e da allora
sono arrivati solo piccoli aggiornamenti, che ora Caldera porterà
avanti nell’intento di incoraggiare gli utenti a una migrazione verso
Linux o UnixWare.
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Amazon si riorganizza in Europa
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Amazon.com ha deciso di chiudere il proprio centro di servizi
europeo, situato in Olanda, riallocandone le attività e le 240
persone che ci hanno fin qui lavorato (se accetteranno) negli altri
centri di supporto in Germania e Regno Unito. La mossa rientra in una
strategia che dovrebbe portare l’antesignana delle dotcom alla
profittabilità entro la fine dell’anno. Non c’è, invece, l’intenzione
di ridurre le attività in Europa, come ha sottolineato il general
manager per le operazioni internazionali, Diego Piacentini.
Attualmente, l’azienda impiega sul Continente 1.800 persone e
gestisce siti in Francia, Germania e Gran Bretagna. Secondo
Piacentini, anzi, il reddito generato dall’Europa dovrebbe crescere
più di quello americano. Anche in madrepatria l’azienda ha proceduto
a un taglio del 15% dell’organico.

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