Tutti gli endpoint sono da proteggere

Da Ibm e Symantec soluzioni per il controllo dei punti di contatto dell’impresa

Secondo i risultati dell’ultimo Symantec Internet Security Threat Report disponibile, il furto o la perdita di un computer o di altri supporti storage sono state le cause della maggior parte (57%) dei casi di violazione alla sicurezza che possono condurre al furto di identità.

Per aiutare a risolvere il problema, Symantec ha rilasciato Endpoint Encryption 7.0, soluzione che fornisce funzioni avanzate di cifratura per desktop, laptop e dispositivi removibili e che previene gli accessi non autorizzati sugli endpoint.

Le funzioni di cifratura e di autenticazione, trasparenti all’utente finale, secondo Symantec riescono ad avere un impatto minimo sulle prestazioni e sono rese disponibili attraverso una console di amministrazione centralizzata.

La nuova release include anche il supporto dei client non contemplati dalle Active Directory (Microsoft) e dei client Novell eDirectory, oltre a funzionalità di amministrazione per client non appartenenti al dominio. Lo strumento è anche in grado di oscurare e proteggere l’accesso alle chiavi di cifratura del disco in memoria (Dram), aumentando così i livelli di tutela nei confronti degli attacchi di tipo cold boot, che avvengono quando chi sferra l’attacco, avendo accesso fisico al computer, va a recuperare le chiavi di cifratura.

I miglioramenti introdotti interessano anche la cifratura dei supporti removibili. Le funzioni integrate per la produzione di report di verifica permettono di rispondere ai requisiti normativi che impongono di provare l’avvenuta cifratura delle informazioni. Symantec Endpoint Encryption è disponibile in tre versioni: Full Disk Edition, Removable Storage Edition e una che le include entrambe.

Ibm ha, invece, annunciato Proventia Endpoint Security Control (Esc), un’offerta per la sicurezza degli endpoint ideata per consentire alle aziende di liberarsi dai vincoli che le legano ai fornitori e per promuovere un miglior livello di sicurezza, compliance e operatività, il tutto, ovviamente, a un costo generale inferiore. La nuova offerta di Ibm Internet Security Systems (Iss), che sarà disponibile a breve, integra la tecnologia BigFix.

Sostanzialmente la soluzione intende assolvere due missioni: far fronte alla crescita esponenziale dei costi e ridurre la complessità nella gestione della sicurezza di un endpoint. Proventia Esc lo fa mettendo a disposizione un’unica interfaccia per la gestione della sicurezza.

Gestisce molte aree chiave per la sicurezza degli endpoint (protezione dei sistemi, dei dati, prevenzione della perdita dei dati e crittografia degli endpoint, configurazioni, gestione della compliance) permettendo alle aziende di scegliere tra vari di fornitori i prodotti per la sicurezza degli endpoint e di gestirli come una soluzione unica.

Il risultato finale dovrebbe comportare livelli superiori di sicurezza, con maggiore facilità di utilizzo e a un costo totale inferiore.

Di fatto, la soluzione Ibm vuole incoraggiare i fornitori ad aprire le soluzioni per far sì che possano lavorare insieme. Il nuovo prodotto integra l’offerta di Ibm Tivoli per la gestione dei desktop.

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