Tutte le carte di Intel nei chip presenti e futuri

Presso il Professional Developer Conference di Palm Springs, il produttore ha delineato la propria roadmap nei settori dei chip per server, desktop e mobile.

Archiviato il discorso Pentium III, ecco Intel guardare avanti e presentare
le proprie mosse, fino al dopo duemila e su tutti i fronti tecnlogici: chip
per desktop, chip per portatili e chipset. Ma procediamo con ordine. Le
notizie, o conferme, più attese riguardano la futura piattarofma a 64 bit.
Su questo fronte, Intel ha innanzitutto assicurato l’inizio della
produzione di Merced per la metà del prossimo anno. Inoltre, il chip
avrebbe dato prova di sé con sette differenti sistemi operativi, tramite
una simulazione che ha effettuato il boot di vari Os, tra i quali: il
sistema Microsoft a 64 bit, Sun Solaris, Sco UnixWare Monterey, Modesto di
Novell, Hp-Ux, Linux. La prima evoluzione di Merced sarà McKinley, che
viaggerà a frequenze superiori a 1 GHz, offrirà una larghezza di banda
tripla rispetto al predecessore e implementerà tre livelli di cache. Per
questo chip, le date dichiarate parlano di una produzione dei primi
esemplari nel tardo 2000 seguita da quella in volumi nel 2001. A detta
della società, McKinley consentirà di migliorare le prestazioni dei sist
emi
operativi soprattutto sul fronte del controllo degli errori. Sebbene sia
risaputo che le prestazioni di un sistema non dipendano solo dal fattore
frequenza, Intel ha nel frattempo dato prova della propria capacità
tecnologica. Sempre presso la Professional Developer Conference, infatti,
è
stata fornita una dimostrazione di un chip che viaggia a 1 GHz (1002 MHz,
per la precisione). Si tratta del prototipo di un Pentium III e rappresenta
il record di velocità per i processori, almeno secondo Intel. La "demo",
effettuata su un pc con un’applicazione multimediale, è servita anche per
mettere in luce le specifiche qualità dell’ultimo nato in casa Intel.
Tuttavia, esemplari del Pentium III con tale frequenza non si vedranno,
almento a breve. Il primo chip per desktop a superare tale barriera di
prestazioni dovrebbe essere Foster, nome in codice attribuito al successore
del Katmai, in previsione per la fine del 2000. Molto prima ci arriverà
Merced, destinato però al segmento server.
Passiamo ora al segmento portatili. Anche qui le linee guida sono gia note
da tempo e Intel le ha confermate. La strategia promossa dal produttore va
nella direzione di colmare il gap tra le prestazioni desktop e quelle
mobile, con un occhio di riguardo alla durata della batteria. La risposta
si chiama Geyserville. Tale tecnologia, che verrà implementata per la prim
a
volta nei Pentium III mobile verso la fine dell’anno, consentirà di
sfruttare la piena potenza del chip (600 MHz e oltre) in caso di
alimentazione da rete elettrica. Se invece si utilizzerà la batteria,
Geyserville ridurrà automaticamente il consumo del chip abbassandone la
clock a circa 500 MHz e diminuendo il voltaggio. Per preparare la strada a
questo step, Intel ha già in cantiere alcune evoluzioni intermedie: Pentiu
m
II a 400 e 433 MHz con tecnologia a 0,18 micron per la seconda metà del ‘9
9
e, successivamente, i primi Pentium III a 500 MHz. Questi ultimi
utilizzeranno, per la prima volta in campo mobile, il chipset 440Bx con
system bus a 100 MHz. Parallelamente, anche i Celeron mobile saranno
protagonisti di un’evoluzione, che porterà ai 333 MHz già nel secondo
trimestre e che vedrà il debutto di un nuovo chipset, più economico del
440Bx, battezzato con la sigla 440Mx. Sempre in ambito chipset, l’attesa
nuova tipologia denominata in codice Camino e conosciuta anche come Intel
820, vedrà la luce solo verso il mese di settembre, invece che a giugno
come era nelle previsioni. Ciò significa, dal punto di vista pratico, che
il Pentium IIII dovrà convivere ancora un po’ di tempo con bus e SdRam a
100 MHz, cioè quello che offre il 440Bx . Il nuovo Intel 820, al contrario
,
supporterà un system bus a 133 MHz, Agp 4X e il nuovo standard Rambus
Direct Ram.

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