Tulip amplia la rete dei partner

Dopo la riorganizzazione dello scorso anno, la società torna a riproporre al mercato la propria offerta, con prodotti e soluzioni mirate in modo specifico al mondo delle pmi

7 maggio 2004 In Italia Tulip è presente ormai da
15 anni, con un modello di business se vogliamo atipico per una società delle
sue dimensioni.
Un modello che comunque resiste nel
tempo e che, soprattutto, è passato indenne attraverso la profonda
riorganizzazione dello scorso anno
, dopo il cambiamento di proprietà e la successiva rifocalizzazione.
Una riorganizzazione
che ha coinvolto tutte le filiali operative, inclusa quella italiana, che oggi
conta su una quindicina di persone, che seguono prevalentemente
le attività di supporto tecnico e commerciale. Chiuso il magazzino, fatta salva
una scorta di parti di ricambio, tutte le attività di produzione e
configurazione sono state concentrate ad Hannover, dove viene
gestito il Bto
dell’azienda.
In effetti, al Bto Tulip ha creduto fin dall’inizio, tanto da averlo implementato nel 1989 e poi progressivamente migliorato fino a portarlo alla struttura di oggi, che, attraverso il centro di produzione in Germania e il configuratore reso disponibile sul sito Internet, garantisce consegna in 5-10 giorni.
Per quanto concerne la politica commerciale, come accennato all’inizio, la società ha fatto una scelta forse un po’ insolita per il nostro mercato. No alla vendita diretta, ma no nemmeno al tradizionale two tier, che in fondo costituisce un po’ la struttura portante della filiera distributiva nazionale.
Tulip opera attraverso una rete di
terze parti, senza avvalersi dell’intermediazione del distributore

, ma utilizzando un canale fatto in prevalenza di Var e di pochi dealer con vetrina.
Attualmente i partner sono circa 150, ma l’azienda sta in questo momento lavorando per ampliare la rete a circa 200 realtà.
Quanto alle certificazioni, la società al momento prevede
un solo livello, vale a dire Qualified service partner
, con il quale identifica il dealer autorizzato a fornire anche servizi di assistenza sui prodotti.
Il portafoglio prodotti comprende, oltre a pc, notebook e server di classe Wintel, soluzioni Nas e presto anche i blade. Senza dimenticare i prodotti certificati per l’utilizzo in ambiente medicale, secondo la specifica Iso 60901/1. I mercati di riferimento cambiano invece da Paese a Paese. E se in Francia e Gran Bretagna Tulip ha raggiunto una buona penetrazione nel mondo della pubblica amministrazione e della scuola, in Italia ha una buona penetrazione nell’area delle Telco.
E’
comunque chiaro che nel nostro Paese il target principale di riferimento è
rappresentato dalle aziende di piccole e medie dimensioni, alle
quali la società prone ad esempio i nuovi
Action Line, nei modelli slim tower Md_145 e Md_146 e minitower Bt_145 e Bt_146.Configurazioni da Celeron in su e prezzi a partire da 900 euro.
Il futuro di
Tulip si chiama invece Lifestyle, ovvero nuovi prodotti, per
ora dei concept, che uniscono a una scelta tecnologica rigorosa anche una buona
dose di design. Come il notebook al “femminile”, un case a
corolla di Tulipano e cover intercambiabili. Magari abbinabili al colore del
tailleur?

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