Trimestrale in chiaroscuro per Amazon

Bene, sia sul trimestre sia sull’anno, il fatturato, che continua a crescere a ritmi vicini al 40%. Ma calano pesantemente gli utili. La società prosegue una strategia di spesa importante, che penalizza il risultato complessivo.

È una trimestrale in chiaroscuro quella presentata, nella giornata di ieri, da Amazon.
Nel quarto trimestre d’esercizio la società ha registrato infatti un fatturato in crescita del 35% e passato da 12,95 a 17,43 miliardi di dollari, con utili però in calo del 57% e passati da 416 a 177 milioni.
Lo stesso sbilanciamento si registra anche sui risultati dell’intero esercizio: se le vendite sono salite da 34,2 a 48,1 miliardi di dollari, gli utili si sono praticamente dimezzati da 1,2 miliardi a 631 milioni di dollari.

Le cifre mostrano una tendenza già evidenziata da qualche analista: la società sembra preferisca puntare sulla crescita del fatturato più che su quella degli utili e in questo momento le due voci sembrano notevolmente disallineate.
Non è un caso che lo scorso anno le spese operative siano cresciute del 44% a 47,2 miliardi di dollari, grazie anche all’intensa attività di incremento del personale: a fine 2011 Amazon aveva a libro paga 56.200 dipendenti, il 67% rispetto al 2010.

Nel corso del 2011 la società ha proseguito i suoi investimenti sue due fronti principali: i magazzini da una parte, i Kindle dall’altra.
Questa volta, però, stando a quel che riporta Wall Street Journal, negli analisti è risuonato un campanello dall’allarme.
Amazon ha abituato gli osservatori di Borsa al suo tenore di spesa, ma lo ha sempre accompagnato con crescite molto importanti del fatturato: i dati dell’ultima trimestrale e ancor di più le previsioni per il primo quarter del nuovo esercizio (la società attende un fatturato compreso tra i 12 e i 13,4 miliardi, laddove le stime degli analisti sono attestate sul limite alto della forchette previsionale) sono inferiori alle attese.
Per questo il titolo ha perso l’8,8% a fine giornata.

Nonostante le perplessità degli analisti, il Cfo di Amazon Tom Szkutak resta positivo nella sua visione e considera la crescita ancora molto elevata.
Del resto, il tasso di incremento di fatturato messo a segno sia nell’anno sia nel trimestre sorpassa di gran lunga quello registrato da altre società attive nell’ecommerce, per le quali Forrester Research parla di crescite medie non superiori al 10%.

Secondo alcuni analisti, Amazon perde circa 11 dollari per ciascuna sottoscrizione al servizio Prime, che per 79 dollari l’anno garantisce consegne rapide illimitate, e circa 15 dollari per ciascun dispositivo Kindle venduto.
In entrambi i casi, però, compensa con un sensibile incremento nelle vendite su ciascun singolo cliente.
Il Cfo Szkutak, dal canto suo, ha evidenziato come la società stia portando sensibili miglioramenti al suo marketplace, per attrarre un numero crescente di venditori e utenti.

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