Tre divisioni per Microsoft

La società cambia strada e riorganizza la sua struttura in tre divisioni, guidate da altrettanti presidenti che riportano a Steve Ballmer. Obiettivo: linearità, velocità, agilità.

È una importante riorganizzazione interna, quella annunciate nella serata di ieri da Microsoft.
Una riorganizzazione che non solo stabilisce nuovi equilibri, ma che ridefinisce gli assi manageriali.
Nella sostanza, la società si dovrebbe strutturare in tre divisioni, ciascuna guidata da un presidente che riporta direttamente al Chief executive Steve Ballmer.
La prima sarà la unit Business, alla quale afferiranno le attività dell’Information Worker Group (Office incluso) e le Business Solutions. Sarà guidata da Jeff Raikes e qui afferirà qualcosa come il 28% del business Microsoft.
La seconda divisione si chiamerà Platform Products and Services, avrà in gestione Windows Client, Server e Tools nonchè Msn e sarà guidata ancora per qualche mese da Kevin Johnson e Jim Allchin nel ruolo di co-presidenti. La co-presidenza è destinata a durare fino al rilascio di Windows Vista il prossimo anno. A quella data, Jim Allchin dovrebbe lasciare ruolo e incarico e ritirarsi in pensione.
La divisione avrà in carico il 60% del business

La terza unit, infine, si chiamerà Entertainment and Devices, seguirà l’area giochi e lo sviluppo dei dispositivi mobili. Sarà guidata da Robbie Bach e avrà a portafoglio circa il 10% del business.

Secondo quanto dichiarato dallo stesso Steve Ballmer, la riorganizzazione nasce dalla volontà di rendere più lineari e nel contempo più veloci il processo decisionale e lo sviluppo dei prodotti e in fondo sembra rispondere a una serie di rilievi mossi alla società in merito al rischio di eccessiva burocratizzazione.

Secondo gli analisti, che leggono in questa decisione anche una volontà di rispondere con maggiore efficacia alle strategie di Google, la nuova organizzazione pone forte l’accento sui servizi hosted, cosa dimostrata in particolare dallo spostamento di Msn in una delle due divisioni principali.
Lo stesso Ballmer, del resto, lo ha precisato in una lettera inviata ai dipendenti.
Importante, in questo nuovo scenario, il ruolo affidato a Ray Ozzie, che si era unito a Microsoft solo pochi mesi fa. A Ozzie l’incarico di dare l’indirizzo proprio alla nuova strategia nell’ambito dei servizi software.
Le reazioni degli analisti, in prima battuta, sono tutte positive.
Si tratta di una scelta sensata, dicono, che ben si integra nella mappa dei prodotti della società.
Qualche perplessità, semmai, resta in merito alle sinergie tra i gruppi di lavoro attivi su Office e Windows, ma è evidente che in questa fase è del tutto prematuro un giudizio.
Convince decisamente, poi, il ruolo affidato a Ray Ozzie. Per i più, è la giusta valorizzazione delle sue competenze e dei suoi skill.

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