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Surf The Change Tour: la trasformazione di business parte dal dato

Le keyword dell’incontro svoltosi a Villa Ottoboni di Padova fra TeamSystem e la comunità di utenti e partner, dodicesimo del Surf The Change Tour, sono state tante e sono partite da quella fondamentale: basare sull’utilizzo del dato per trasformare il proprio business.

Davanti a oltre 200 persone si è parlato anche di costruire le competenze, di accorciare i tempi della trasformazione, ma anche di non farsi prendere dall’ansia di prestazione.

Quello che si sta concretamente facendo, dunque, in ambito professionale e aziendale richiama i temi della dematerializzazione, della fatturazione digitale, di processi aziendali che cambiano sotto la spinta dei dati.

Anche a Padova è passato il concetto che siamo tutti fautori e partecipi della trasformazione digitale. E non è la dimensione d’azienda che conta, ma le competenze che si mettono in azione, sin dalla fase iniziale, quella della decisione imprenditoriale.

Giocando in casa, Andrea Cortellazzo, professionsta del network digitale Menocarta, ha lanciato il consueto monito concreto a professionisti e Pmi, chiarendo evoluzione della fattura elettronica, che andrà a regime di obbligatorietà entro una manciata di mesi. Sarà un cambiamento radicale per le aziende, che impatterà sui flussi finanziari di tutti, aziende e Stato. Il ruolo dei professionisti, quindi, cambia.

Partite IVA, commercianti, artigiani saranno obbligati alla fattura elettronica da gennaio 2019. E non dimentichiamo che una direttiva europea dice che entro il 2020 tutte le fatture dovranno essere pagate a 15 giorni. Altro concetto centrale fissato da Cortellazzo è quello della filiera. Si inizia a luglio 2018 con il settore carburanti per la riscossione delle accise e darà il via al subappalto pubblico della fatturazione elettronica.

Anche Ilaria Bruno di Teamsystem, grande esperta di conservazione, ha sottolineato come la trasformazione digiatale entri dappertutto, nello studio professionale, nelle nuove partite Iva, nelle piccole nuove e vecchie imprese, con una serie di applicazioni: movimenti bancari, conservazione digitale, appunto, firma digitale e fatturazione. E lo fa con il cloud, consentendo di accorciare i tempi della trasformazione.

Ilaria Bruno, Andrea Cortellazzo, Marco Piretti, Pierluigi Ferrari, Mattia Bocchini e Angelo Bilardo

Riguardo il cloud Angelo Bilardo di Microsoft, ha confermato che nell’immaginario collettivo il tema del risparmio con il cloud è ormai sdoganato. E a chi pone la questione della sicurezza dei dati dice che il cloud non solo è sicuro, ma è anche la leva da usare per proteggersi: solo su un cloud fornito da un provider che investe si possono sfruttare le costose tecnologie di protezione, per esempio dai ransomware.

A livello di investimenti Mattia Bocchini di Sida ha spiegato chee risorse per sostenere l’imprenditore nel percorso di trasformazione digitale ci sono. Nel periodo 2014-2020 come paese abbiamo utilizzato solamente 1,2% dei fondi strutturali indiretti FESR. E teniamo conto che per l’accesso ai Fesr il professionista è stato equiparato alla microimpresa. Ma nel Veneto lo sanno bene: Bocchini ha detto che è la regione italiana più virtuosa, avendo pianificato i fondi fino a tutto il 2020. Ed è proprio la pianificazione a fare la differenza: quello che propone Sida agli imprenditori è di pianificare un sistema di finanziamenti, da scegliere sulla base di un   programma imprenditoriale, e di non intenderli più a-la-carte, come si faceva in passato.

Cosa deve fare, dunque, l’imprenditore? Costruire un tavolo a tre gambe, che poggia su advisor tecnologici (Teamsystem, Leonardo), consulenti professionali (Menocarta) e finanziari (Sida).

Un imprenditore che in un contesto industriale può contare sul piano Impresa 4.0, ha ricordato Marco Piretti di Leonardo, realtà che ha un accordo commerciale con Teamsystem per proporre la soluzione 4.0. Il piano Industria 4.0, lo dicono i numeri, ha funzionato, e ha portato nell’industria la trasformazione digitale. Del resto Industria 4.0 non è un prodotto, ma è una progettualità di lungo periodo. Che poggia fortemente sul concetto e la pratica di sicurezza, anzi, di cybersecurity, dato che apre alle aziende tante porte con cui scambiare dati, ma che possono anche essere varchi per malintenzionati.

Pierluigi Ferrari di Teamsystem ha ricordato che le soluzioni per fare industria 4.0 ci sono. Alyante Enterprise è la soluzione,modulare: Mes, Logistica, Power Suite. Ma per capire cosa usare bisogna fare un’analisi, che deve per forsza essere imprenditoriale. Beneficiare degli ammortamenti di Industria 4.0 solamente per un motivo finanziario non può essere la soluzione e non significa fare trasformazione digitale. Va pianificato un aumento di produttiuvità, che il digitale consente. E non va fatto facendosi prendere dall’ansia di prestazione, ma puntando a creare valore aggiunto rispettando l’identità aziendale.

Un fuori programma dell’incontro ha suggellato il concetto di trasformazione digitale e lo collega all’automazione. Durante la propria esposizione, il direttore marketing di TeamSystem, Daniele Lombardo, si è relazionato con il robot realizzato dalla patavina Omitech, dotato di funzioni di machine learning e di un vocabolario in cloud.

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