Tim-Blu, il focus è sulle risorse

Il colosso mobile, che ha acquistato gli asset dell’operatore ritiratosi dal mercato, ha siglato un accordo con i sindacati e l’azienda stessa per valorizzare strutture tecniche e risorse umane impiegate nel call center di Calenzano (FI)

12 novembre 2002 Com’era prevedibile, il fallimento di Blu di scossoni ne ha prodotti, e anche tanti. Ma a quanto sembra, almeno per gli ex dipendenti e per quelli attuali, il passaggio da un operatore mobile all’altro, potrebbe risultare il più indolore possibile. Proprio in questi giorni, infatti, Tim e Blu avrebbero raggiunto un’intesa anche sul piano sindacale volto alla valorizzazione delle strutture tecniche e del capitale costituito dalle risorse umane presenti in Blu, tra cui quelle impiegate nel call center della società, che verranno presto integrate con quelle del Gruppo Telecom Italia. Stando all’accordo sottoscritto da Tim, Blu, Slc/Cgil, Fistel/Cisl, Uilcom/Uil, insieme alle Rsa di Blu, la nuova proprietà re-impiegherà in tempi brevi le risorse Blu garantendo al personale attualmente operante con contratto di formazione e lavoro, o con contratto di lavoro temporaneo, l’assunzione a tempo indeterminato. Per il potenziamento del call center di Calenzano, in provincia di Firenze, la precedenza verrà data alle domande di assunzione che perverranno entro il prossimo 31 dicembre delle persone precedentemente impiegate nella medesima struttura con contratto di formazione e lavoro, e non più in servizio alla data del presente accordo.

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