Ticino tech

Dove guardano gli svizzeri è importante quanto dove guardiamo noi.

In Svizzera è l’anno dell’informatica. Voluto dalla Confederazione, il progetto informatica08 è affrontato con sobrietà e serietà tipicamente elvetiche.

Dopo l’It Summit iniziale, tenuto a fine gennaio a Zurigo dove si è parlato delle piazze informatiche della Svizzera, ora è la volta del Communication Forum di Lugano.

A fine agosto toccherà al giorno dell’informatica (il 29), in autunno al workshop nazionale di Neuchatel sull’It nell’ambito del lavoro.
Chiuderà l’anno l’Innovation Day del 13 novembre con manifestazioni a San Gallo, Basilea, Lucerna, Berna, Lugano, Coira, Losanna, Ginevra e altre sedi.

In riva al Ceresio in questi giorni hanno parlato esperti di oltreconfine, ma anche tanti italiani, abituali lavoratori transfrontalieri e non.
I temi in scaletta del forum portavano verso una direzione: fare del Ticino una piazza high e bio-tech.
 
La nostra area insubrica (varesotto, comasco, verbano, cusio-ossola e altomilanese) ha un continuum morfologico nel Ticino. Quello che pensano e fanno appena oltre Brogeda, Cannobio o Lavena Ponte Tresa ci riguarda: se il Ticino decide di salire sulla rampa dell’innovazione, la cosa ci deve interessare.

Che poi a noi sia vietato vedere la Televisione della Svizzera Italiana, mentre ticinesi, leventinesi e grigionesi ricevono liberamente tutti i nostri canali di comunicazione nazionali e privati è tutta un’altra, amara, questione.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome