Texas Instruments in rosso, ma meno del previsto

Il produttore di chip ha chiuso il quarto trimestre del 2001 con perdite pari a 6 centesimi per azione, rispetto ai 9 annunciati a Wall Street. Un risultato ottenuto soprattutto grazie alla ripresa delle vendite nel settore

Dopo nove mesi, l’emorragia che ha colpito le
vendite dei chip per telefoni cellulari accenna ad arrestarsi. Tra i primi a
beneficiarne, Texas Instruments, il produttore statunitense che ha chiuso il
quarto trimestre 2001 con risultati migliori del previsto. Pur restando in rosso, la società ha riportato perdite pari a 6 centesimi per azione, rispetto ai 9
annunciati dagli analisti di mercato. Il fatturato, fermo a 1,79 miliardi di
dollari, è diminuito del 41% rispetto ai 3,03 miliardi registrati nello stesso
periodo di un anno fa, mentre le perdite pro-forma sono state di 105 milioni di
dollari, contro i 549 milioni di profitti riportati nel 2000.
Rispetto agli
11,9 miliardi di fatturato pro-forma e ai 3,1 miliardi di profitti netti
realizzati dodici mesi fa, nel corso dell’intero anno fiscale recentemente
conclusosi, Texas Instruments ha registrato un fatturato pro-forma pari a 8,2
miliardi di dollari e perdite nette per 201 milioni.

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