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Tessuti smart, spazio ai progetti sui denim

Si possono creare tessuti smart in vario modo e i progetti in tal senso non mancano. Di recente a Parigi ne sono stati presentati due in particolare, accomunati dal tipo di tessuto: il denim.

È quasi scontato che in fatto di smart denim debba essere coinvolto il brand Levi’s, che in collaborazione con Google ha sviluppato un giubbotto “connesso”, mentre il secondo marchio in evidenza è stato quello di una casa francese – Spinali Design – che ha già sviluppato diversi capi smart.

Il prodotto chiave nato dalla collaborazione tra Levi’s e Google si chiama Commuter Trucker Jacket. È un giubbotto in denim – anzi, smart denim – pensato per chi si muove in bicicletta. Integrate nel tessuto del giubbotto ci sono fibre conduttive che realizzano una vera e propria interfaccia touch per comandare a distanza il proprio smartphone.

L’idea è che in questo modo il ciclista possa ad esempio comandare la riproduzione di brani musicali o avere indicazioni sul percorso senza dover estrarre lo smartphone dalla tasca.

Il giubbotto Levi’s in smart denim rientra nell’ambito più ampio di Project Jacquard, una iniziativa di Google per la creazione di tessuti smart ottenuti combinando le fibre tradizionali con fili in materiale conduttivo.

La differenza con altre iniziative simili ma più semplici è che non si tratta semplicemente di inserire fili metallici nei vestiti: unendo materiali classici (cotone, poliestere, seta…) con leghe metalliche, Google ha realizzato filati ibridi conduttivi che sono indistinguibili da quelli tradizionali e che possono essere lavorati allo stesso modo.

Per queste caratteristiche Project Jacquard è come una “piattaforma” di smart textiles piuttosto che un prodotto. L’approccio tecnologico può essere replicato con diversi tessuti e la possibilità di usare le lavorazioni standard lo apre a molte applicazioni. Resta semmai il nodo dell’elettronica, da integrare nei vestiti “connessi” in maniera poco invasiva. Nel caso del Commuter Trucker Jacket è inserita in una linguetta collegata al giubbotto con un bottone conduttivo ma staccabile, in modo che il Trucker Jacket si possa lavare normalmente.

La vibrazione che comunica

L’approccio di Spinali Design è diverso e più orientato al prodotto. Anzi alla linea di prodotti, visto che con il suo smart denim ha realizzato gonne, jeans, short e giubbotti. Il concetto di fondo è lo stesso: grazie all’integrazione di filati conduttivi e di alcuni componenti elettronici, due aree laterali all’altezza della cintura possono vibrare a diverse intensità a seconda di determinate condizioni. Il tessuto comprende anche uno “smart button” da premere per attivare funzioni specifiche.

A comandare il tutto è un’app dedicata che chi indossa i capi in smart denim deve avere sul suo smartphone. La comunicazione tra app e vestiti avviene via Blutetooth. Spinali Design indica che è possibile usare le vibrazioni come sistema di notifiche configurabili o come indicazione sulla direzione da prendere, oltre che come sistema di “comunicazione” con chi è più vicino.

Lo smart button è anch’esso configurabile e può ad esempio essere usato per attivare in modo discreto un segnale di emergenza.

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