Terremoto, anche la rete ha fallito

Prima del sisma è mancata la voce dei blogger. Perchè?

Non è una bella pagina di giornalismo quella che è stata scritta in questi giorni dopo il sisma.
A parte qualche eccezione, troppo timore, troppa esaltazione del lavoro del governo e della Protezione civile che pare immune da qualsiasi pecca.
Lasciando perdere la vicenda di Santoro (non perché non sia importante ma perché non intendiamo allargare il campo) il peggio però è stato dato prima.

Le scosse sono iniziate in dicembre-gennaio ma da allora nessuna notizia è filtrata su stampa e Tv a livello nazionale. Fino a quando non è comparso il video di Giuliani che denunciava l’arrivo di un terremoto.

Confesso che quel giorno ho dato un’occhiata distratta alla notizia. Non avevo mai sentito parlare di pericoli in Abruzzo e ho pensato alle stupidaggini prese da Youtube che quotidianamente ci propinano i quotidiani online.
 
Però c’è un altro aspettto che credo valga la penna di essere sottolineato.
Se la stampa ha fallito anche la Rete non ha dato una bella prova. Ho cercato in qualche blog abruzzese notizie prima del sisma e ho trovato ben poco.
Le scosse si ripetevano, i ragazzi della casa dello studente avevano iniziato anche a dormire in piazza per la paura e dalla rete non è trapelato nulla.

Pochi messaggi che non sono riusciti a dare un allarme che avrebbe probabilmente avuto qualche effetto.

Se il giornalista è il cane da guardia della società civile il blogger deve essere, se vuole avere un ruolo sociale, il cane da guardia dei giornalisti pigri, distratti e magari presi da logiche di potere.
Tutto questo non è successo questa volta.
Le colpe della mancata prevenzione non sono certo dei blogger, ma è mancata la loro voce.
E questo paese ha bisogno anche di loro.

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