Teradata: il marketing data driven richiama investimenti

Oggi le aziende ambiscono a essere customer-centric mantenendo relazioni digitali. Per capire come fanno, Teradata ha realizzato uno studio coinvolgendo oltre 400 responsabili di marketing digitale di grandi aziende, cercando di analizzare i trend di mercato e le priorità dal punto di vista degli investimenti tecnologici per il 2015. Lo studio, Enterprise Priorities in Digital Marketing, si basa su una ricerca condotta a livello globale dall’istituto di ricerca Econsultancy Us.

Dallo studio risulta che il dibattito su come avvicinare il moderno consumatore è finito: le più grandi organizzazioni di marketing hanno dichiarato che migliorare i rapporti con i clienti, attraverso i vari canali social, aiuta la crescita sostenibile e la fidelizzazione al brand. L’interesse a conoscere, grazie ai dati, in maniera approfondita il cliente e utilizzare le sue opinioni per organizzare le interazioni è alla base di una richiesta tecnologica mai accaduta prima. Quasi due terzi (62%) degli intervistati è convinto che il motivo principale che porta a investire in tecnologia è una customer satisfaction superiore. Diventare più customer-centric rappresenta per il 49% delle imprese intervistate una delle due principali priorità.

I dati dei clienti forniscono informazioni significative sul comportamento e i gusti, ma l’integrazione dei dati e l’accesso rimangono una sfida. I marketer devono conoscere un’ampia gamma di funzionalità per acquisire e gestire i dati dei clienti. La sfida principale è fare in modo che la tecnologia e i dati lavorino su scala e in azienda. Quasi il 50% delle imprese dichiara una piena integrazione con altre tecnologie come loro maggior criterio di adozione delle nuove tecnologie

Il bisogno estremo di personalizzazione e di porre al centro il cliente guideranno gli investimenti tecnologici: il 32% delle aziende considera la personalizzazione una priorità assoluta, anche se solo quasi il 20% la sta realizzando in tempo reale nelle attività quotidiane. Il 47% riconosce, inoltre, che migliorare l’esperienza del cliente è il maggior beneficio dei programmi di personalizzazione.

Anche se le imprese stanno adottando un modello di marketing basato sui dati, l’allocazione dei budget è ancora pesantemente guidata da esperienze passate. Allo stesso modo che gli intervistati affermino come le prove e le testimonianze siano i più grandi fattori nel determinare la strategia di un’azienda, l’esperienza gioca un ruolo più incisivo dei dati quando si tratta di decisioni di bilancio. Questo solleva una domanda tra i dirigenti d’azienda: il tuo marketing si basa davvero sui dati?

Lo studio di Teradata ha anche analizzato il ruolo che le decisioni data-driven e gli investimenti nel marketing digitale giocano per migliorare il coinvolgimento dei clienti e costruire relazioni a lungo termine. Se si guarda al 2015, si registra un trend di crescita per quanto riguarda gli investimenti di marketing e pubblicità ma maggior attenzione sarà rivolta al digital e alla personalizzazione. Entro il 2019, l’investimento medio nel marketing digitale sarà quasi il 40 % della spesa totale di marketing delle aziende, rispetto al 25% di oggi.

Le previsioni di spesa

Nel 2015, si allocherà maggior budget di marketing digitale nelle aree mobile, content e display advertising. Il mobile continuerà ad attrarre le aziende: il 34% dei responsabili marketing dichiara che ci saranno significativi investimenti in quest’area. Lo stesso vale per il content marketing e il display advertising. All’altra estremità, invece, i budget continueranno a crescere ma in modo sequenziale, con il 37% degli intervistati che prevede qualche aumento, ma solo il 14% ne evidenzia uno.

Le funzioni che otterranno più attenzione nei prossimi anni sono a livello di segmento e di personalizzazione in tempo reale. Entrambe sono priorità e i beneficiari immediati degli sforzi di integrazione tra dati e applicazioni che si stanno compiendo in molte aziende. Più della metà (51%) delle aziende si sta concentrando sulla personalizzazione del ciclo di vita del cliente (ad esempio, le fasi principali del processo di acquisto), mentre solo il 14% riferisce di non compiere alcuna attività di personalizzazione.

Secondo le aziende, entro il 2019, gli investimenti nel digital raggiungeranno circa il 40/50% del totale. La pubblicità digitale rappresenta il più grande canale dove si investe (17%), seguita da ricerca (16%) e content (15%). La pubblicità digitale registra inoltre la più grande variazione negli investimenti.

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