Tempi duri per gli azionisti di National Semiconductor

Dopo la divisione Semiconductor di Hewlett-Packard, anche National Semiconductor ha deciso di avvisare i propri azionisti in relazione a una probabile seconda metà del 1998 in rosso. Secondo un portavoce dell’azienda, il quattro trimestre dell’a …

Dopo la divisione Semiconductor di Hewlett-Packard, anche National
Semiconductor ha deciso di avvisare i propri azionisti in relazione a una
probabile seconda metà del 1998 in rosso. Secondo un portavoce
dell’azienda, il quattro trimestre dell’anno potrebbe far registrare un
calo nelle vendite nell’ordine del 20%, al quale dovrebbe seguire un primo
trimestre del 1999 in netta perdita.
Le cause di questa congiuntura negativa vengono vagamente attribuite ai
problemi relativi alla gestione di magazzino dei principali produttori di
dispositivi per il networking e ai processi di transizione che stanno
interessando il mercato in questo periodo.
Secondo alcuni analisti americani, comunque, la perdita potrebbe
manifestarsi già quest’anno. La società First Call afferma che già nel
quarto trimestre 1998 National Semiconductor potrebbe accusare una perdita
di 20 centesimi per azione.
Gli azionisti dell’azienda non si sono dimostrati molto comprensivi
rispetto alla situazione finanziaria a loro prospettata a medio termine.
Infatti, mentre altri protagonisti dell’informatica producevano negli anni
scorsi profitti da sogno, il valore delle azioni di National Semiconductor
è rimasto grosso modo lo stesso dal 1993 a oggi.
Nell’ultimo trimestre, l’azienda ha prodotto un utile di 22,3 milioni di
dollari, per un fatturato complessivo di 650 milioni. Il trimestre
precedente (quarto 1997) aveva fatto registrare utili anche inferiori (14,5
milioni di dollari), su un venduto di 600 milioni.

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