Telepresenza: fra cinque anni sarà uno standard

I prodotti ci sono, i test sono soddisfacenti, per cui il fenomeno può decollare. Ma il merito, secondo Cable & Wireless, è delle reti di Tlc e della crisi.

Ogni prodotto, servizio o idea ha bisogno di una serie di fattori interni e del mercato per arrivare al successo. Adesso sembra che sia finalmente arrivato il momento della telepresenza. Grazie all’evoluzione della tecnologia e al modo in cui le aziende percepiscono i viaggi in eccesso, questi servizi sono oggi visti come parte importante del business.
Nei prossimi 5 anni la telepresenza diventerà la pietra angolare di ogni piattaforma di communicazione.

Così si esprime Nigel Stevens, Director of Product Management in Cable&Wireless Worldwide, in una nota della società, ricordando che non si può dire che la telepresenza sia una tecnologia nuova.
I primi test di videoconferenza, iniziati su collegamenti Tv a circuito chiuso datano agli anni 30 del Novecento. Negli anni 70, poi, si sono fatti i primi test sulle reti di telecomunicazione.

Nonostante queste premesse la telepresenza e la videoconferenza hanno stentato a decollare e finora non sono mai state utilizzate a livello massivo.
Ciò, per Stevens, è dovuto in gran parte alla mancanza di una soluzione che abbinasse alta qualità e costi contenuti, condizione necessaria per rendere una tecnologia alla portata di tutti.

Oggi la situazione e cambiata e si può affermare che senza lo sviluppo delle reti di Tlc, la telepresenza non sarebbe decollata.
Dopo anni di test la tecnologia sembra prendere forma nel mondo reale della comunicazione di massa.
Stevens cita un report di Ovum, che ha messo in luce come i servizi di telepresenza gestita apporteranno un significativo introito nelle casse degli operatori durante i prossimi cinque anni, stimando un’ammontare di 1,7 miliardi di dollari per il periodo che va dal 2010 al 2014.

Cosa è accaduto?
Condizione necessaria per il successo de la telepresenza è la maturità della tecnologia: il livello raggiunto oggi da tutti i componenti della teleconferenza rende possibile la vera esperienza utente.
Le tecnologie per la compressione sono migliorate al punto tale che l’immagine può essere compressa con una rate di circa 1:500 grazie anche al miglioramento dei codec, i dispositivi di compressione.
Poi, l’hardware utilizzato per la telepresenza è diventato più avanzato, con l’avvento dell’alta definizione.

Ma l’aspetto fondamentale del cambiamento è costituito da i miglioramenti avvenuti nelle reti di Tlc.
Una delle maggiori barriere per lo sviluppo della telepresenza era in passato la performance delle reti, che non riuscivano ad offrire una velocità di trasporto dati sufficiente a supportare le applicazioni.
Il risultato era un’esperienza utente penalizzata dai ritardi e dalla caduta frequente della comunicazione. In alternativa c’era la possibilità di abilitare una connessione altamente specializzata e dedicata solo alle video conferenze, ma richiedeva un’alta complessità dell’implementazione e dei costi elevati.

Oggi le reti di nuova generazione hanno capacità di banda e intelligenza necessarie per supportare la domanda di telepresenza che comporta una richiesta più alta della semplice video conferenza. Nel primo caso, il video deve essere in grado di funzionare in tempo reale e offrire una nitidezza tale di far sembrare che le persone coinvolte siano nella stessa stanza.
Le attuali reti di nuova generazione si basano su Internet, che offre un’ottimo supporto per il trasporto di video compressi e si gestiscono con una capacità di 1 Gbps, più che sufficiente per supportare le applicazioni di teleconferenza.

L’evoluzione delle reti di Tlc è dunque alla base della diffusione massiva delle soluzioni di telepresenza. In aggiunta, la rete non è solo dedicata a queste prestazioni ma la capienza di banda disponibile rende possibile il normale funzionamento di tutte le altre applicazioni e del trasporto del traffico voce, dati e Internet allo stesso momento in cui si tiene la videoconferenza.

Ruolo importante nel cambiamento culturale da parte del business nei confronti della telepresenza l’ha avuto la crisi. I viaggi d’affari sono fra i costi che più incidono nel budget aziendale e nella corsa per tagliare le spese e ottimizzare il budget, le imprese hanno eliminato gli spostamenti che non erano di vitale importanza. Così le soluzioni di telepresenza trovano terreno fertile.

Anche la coscienza ambientale ha giocato la propria parte in questo processo. La popolazione mondiale è diventata anche più attenta alla riduzione dell’emissione di anidride carbonica e il business si vanta di essere sempre più green facendo molta più attenzione al modo in cui agisce. Diminuendo la frequenza dei viaggi, la telepresenza contribuisce al risparmio nelle emissioni di anidride carbonica e alla preservazione dello spreco dei combustibili fossili.

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