Un’indagine di Easynet fa emergere i costi nascosti delle trasferte e propone una soluzione per attenuarli.
Easynet Global Services ha reso noti i risultati di una ricerca condotta online in collaborazione con Toluna nei mesi di ottobre e novembre 2008, “Face to Phase: The convergence of business travel and virtual meetings“, che ha raccolto le opinioni di 716 manager europei (di Germania, Regno Unito, Francia, Italia, Spagna, Paesi Bassi, Belgio e Svizzera) a proposito dei viaggi di lavoro e delle soluzioni di videocomunicazione.
Nel complesso è risultato che in Europa un manager su due ritiene che lo stress accumulato durante le trasferte può, a lungo termine, avere effetti destabilizzanti sul benessere e sull’equilibrio famigliare. Maggiormente a rischio risultano coloro che compiono più di 50 viaggi all’anno.
Italia (58%), Spagna e Gran Bretagna (56%) sono i paesi europei dove un elevato numero di manager considera le trasferte fonte di stress e quindi apprezzerebbe la presenza di soluzioni di telepresenza.
Dalla ricerca si evince anche un aspetto spesso trascurato dalle aziende: le trasferte rappresentano una chiara voce di costo nel conto economico, ma non esplicitano i costi indiretti determinati dall’impatto negativo che lo stress e la tensione generano nella vita delle persone.
Invece, rimarca una nota di Easynet, anche la produttività dei manager inficiata da stress e disagi rappresenta un costo. Questa considerazione dovrebbe pertanto stimolare l’adozione di tecnologie di telepresenza di ultima generazione, in grado di attenuare tali costi nascosti, ma reali.