Telefoni: in ribasso il 2012 ma gli smartphone volano

I dati di Gartner relativi all’intero 2012 e all’ultimo quarte dell’anno passato mostrano un mercato consolidaato nelle prime posizioni, ma in cerca di un terzo protagonista per il comparto smartphone.

Se è vero, come è vero, che la crescita degli smartphone si muove ancora su tassi record, è altrettanto vero che il mercato della telefonia mobile nel suo insieme comincia a mostrare segni di contrazione.

Lo evidenzia Gartner, che sottolinea come nel corso dell’intero 2012 le vendite complessive abbiano raggiunto 1,75 miliardi di unità, con un calo dell’1,7% rispetto al 2011.
È un primo segnale di indebolimento per un comparto che non registrava segni negativi dal 2009 e che risente di una non facile transizione.
Se per gli smartphone è record, con 207,7 milioni di unità vendute nel solo quarto trimestre, in crescita del 38,3 per cento anno su anno, per i feature phone il calo si attesta al 19,3 per cento, a un totale di 264,4 milioni di unità vendute, anche in questo caso nell’ultimo trimestre dell’anno.
La contrazione dei feature phone è destinata a proseguire per tutto il 2013, sostiene ancora Garner, che invece prevede per gli smartphone ulteriori crescite fino a toccare il miliardo di unità vendute in questi 12 mesi.
Il 2013 dovrebbe comunque chiudersi con segno positivo e un totale di unità vendute nell’ordine degli 1,9 miliardi di pezzi.

Gartner, nella sua disamina, presenta anche i dati di chiusura dell’anno passato.
E il dato più interessante è che se il primo e il secondo posto sul fronte degli smartphone sono saldamente in mano ad Apple e Samsung, che insieme sono riuscite a portare la loro share al 46,4 al 52 per cento, non c’è nessuno dei player delle posizioni retrostanti che può a buon titolo ritenersi stabile detentore della terza posizione.
Non è solo una questione di offerta, che condiziona le scelte degli utenti, ma di potenza del marchio: nessun altro player, al momento, è in grado di raggiungere lo stesso livello di apprezzamento del marchio dei due leader. E in assenza di questo richiamo, le logiche di acquisto finiscono per essere strettamente legate al prezzo.

Complessivamente, nel quarto trimestre dell’anno Samsung ha consegnato 106,9 milioni di unità, guadagnandosi una share del 22,7%, sul mercato complessivo.
Nel solo segmento degli smartphone, l’accelerazione è evidente: si parla di 64,5 milioni di device negli ultimi tre mesi, in crescita dell’85,3 per cento rispetto al pari periodo dell’anno precedente.

La seconda posizione nella classifica, che ricordiamo tiene conto sia del segmento smartphone sia dei feature phone, spetta ancora a Nokia, con 85 milioni di unità nel quarto trimestre, una share del 18%, in calo di cinque punti percentuali rispetto all’anno precedente.
Analoga è la performance della società finlandese sull’intero 2012, con 333,9 milioni di unità vendute, contro i 422,4 del 2012.
Va detto tuttavia che proprio sulla fine dell’anno la società ha messo a punto risultati positivi sia con la linea Asha sia, soprattutto, con i Lumia. Le buone performance non sono state sufficienti a fermare il declino, anche se secondo gli analisti una attenta politica di rilasci e l’abbandono di Symbian potrebbero rappresentare un’occasione di rilancio.

Terza, nello scenario globale, è Apple, con 43,5 milioni di unità consegnate nell’ultimo trimestre, in crescita rispetto ai 35,4 del pari periodo dell’anno precedente. Sull’anno, la società passa da 89,2 a 130,1 milioni di unità, portandosi dal 5 al 7,5 per cento del mercato globale.
Va detto tuttavia, cosa che è già stata evidenziata in alcune analisi delle scorse settimane, che in un momento di crisi le scelte degli utenti sembrano privilegiare il meno costoso iPhone 4S rispetto al nuovo ma più caro iPhone 5.

Zte è quarta, in calo da 18,9 a 16,1 milioni di unità nel trimestre, mentre l’anno è in crescita da 56,8 a 67,3 milioni di pezzi.
Seguono Tcl Communications, Lenovo, forti entrambe sui mercati asiatici, e ancora Sony Mobile Communications e Motorola.

Un’ultima riflessione spetta alla ripartizione dei sistemi operativi, che riporta in evidenza brand che nella classifica generale non compaiono.
Così, in questo caso il primo posto spetta Android, che nel quarto trimestre si aggiudica una share del 69,7% (oltre il 50% sull’intero anno) con 144,7 milioni di unità.
iOs è secondo, con 43,5 milioni di unità e una share del 20,9 per cento, in regresso rispetto al 23,6 per cento dell’anno precedente.
In questo caso è evidente che Android, forte di un commitment più esteso, sta allargando la forbice rispetto ai suoi competitor.
Rim, che solo da pochi giorni ha finalmente lanciato BlackBerry 10, è in calo pesante: i suoi 7,3 milioni di dispositivi del quarto trimestre non solo rappresentano quasi un dimezzamento rispetto ai 13,1 milioni del 2011, ma lasciando spazio a Microsoft, che ormai tallona con 6,1 milioni, quasi triplicati anno su anno.
Il calo di Bada è palese, portando il sistema al di sotto dei 3 milioni di unità, mentre Symbian fisiologicamente sta chiudendo la sua storia, fermandosi a 2,5 milioni di unità, laddove lo scorso anno ancora era sopra i 17 milioni.

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