Tecnologia e Media Center il futuro per Bill Gates

Celebrato Windows Media Center, Bill Gates invitoa gli studenti a dedicarsi agli studi scientifici. L’Asia non è poi così lontana.

Davanti a una platea emblema della disomogeneità, tra figure istituzionali,
come i presidenti della Provincia e della Regione, produttori, giornalisti e
studenti, Bill Gates ha aperto ufficialmente l’edizione
3004 del Futurshow.
Un’apertura giocata nel segno della
celebrazione. Microsoft ha raccolto l’invito del patron Sabatini e ha sfruttato
lo spazio fieristico e il parterre delle grandi occasioni per ribadire il suo
impegno sul fronte Media Center, premiando i produttori che
meglio hanno saputo declinare la sua tecnologia in una soluzione per l’ambiente
domestico.
Ospite d’onore, anzi, come è stato definito da Alessandro Cecchi
Paone perfettamente calato nel ruolo di anfitrione, guest star dell’evento Bill
Gates, Chairman e chief software architect di Microsoft.
Nel suo discorso,
durato una trentina di minuti, Bill Gates ha ribadito alcuni dei concetti chiave
alla base dello sviluppo di Windows Media Center. L’entertainment digitale
declinato in chiave emozionale: le foto dei bambini, i ricordi delle vacanze, le
relazioni con gli amici. E tradotto in strumenti “affordable”, alla portata di
tutti, più o meno.
Strumenti multifunzionali, gestibili con il famoso
telecomando, che come ben sanno le famiglie torna ad essere la leva del
comando; strumenti sempre più piccoli, sempre più portatili, sempre più ricchi
di memoria. Sempre più. 
Una piccola rivoluzione, azzarda Bill Gates,
che ricorda quanto è accaduto nel mondo della telefonia con l’avvento dei
telefoni cellulari. E che attende al varco miliardi di
consumatori.
L’ultima nota del suo discorso, Bill Gates l’ha dedicata alla
scuola.
In fondo gli studenti dovrebbero essere i protagonisti di questa
edizione del Futurshow.
Il futuro, lo ha detto senza giri di parole, è
nell’It e nelle materie scientifiche. Ben lo sanno in Asia, in Cina, in India.
Medicina, chimica, biotecnologie. Questa è la chiave di domani.
Con buona
pace degli studi umanistici.


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