Tecnodiffusione va in edicola

Luciano Panichi, presidente della società, indica la nuova strada. Bisogna puntare su professionisti e piccola impresa. Fra questi le rivendite di giornali

23 settembre 2003 “Il retail è finito. Basta con quel tipo di format e di target”. Ne ammette poche di repliche Luciano Panichi presidente di Tecnodiffusione alla convention di Fiuggi dove ha raccolto i franchisee Strabilia e Vobis. “Dovete riprendere in mano la valigetta e andare a bussare alle porte dei professionisti e della piccola impresa – continua –. I computershop devono riattrezzarsi, cercare un altro format e se proprio non possono fare a meno di essere retail, ingrandirsi. Ora nei negozietti non entra più nessuno. 500, 600, ma ancora meglio mille sono i metri quadri adatti alle nuove realtà”. E per dimostrare che i clienti sono tanti, ma diversificati dai soliti, Panichi offre su un vassoio un business nuovo: quello delle edicole. Veramente, non è la prima volta che Tecnodiffusione pensa alle edicole. Lo ammette il presidente, ma la prima esperienza era di pura meccanizzazione e “chi vuoi che comprasse un gestionale con pc per 20 milioni di lire?”. Ora la tecnica di vendita sui negozi che vendono giornali si è raffinata. Così è stato firmato un accordo quadro con Edicola Shop, società di servizi che raggruppa 42 mila punti vendita, offrendo loro un kit (pc wireless con connessione Adsl stampanti e doppio monitor), non solo per gestire il negozio, ma anche per dar loro l’opportunità di entrare in un’ottica di guadagno sfruttando il monitor come pannello pubblicitario. E per dare più appeal al business Tecnodiffusione ha studiato un piano di costi e di rientri allettante.
La proposta si aggiunge a un’altra convenzione siglata con il portale degli universitari (www.university.it). Se uno studente acquista presso un punto vendita Tecnodiffusione accumulerà punti utili per lo scambio e l’acquisto di appunti on line: merce di “alto valore” che ha permesso al portale di avere 140mila iscritti e 450mila potenziali visitatori nonché acquirenti.
Intanto, si arricchiscono anche i servizi finanziari che Tecnodiffusione ha ideato in collaborazione con Citifin con finanziamento alle imprese, microleasing, e acquisti a tassi zero. “I punti vendita – spiega Carlo Bisi, responsabile dei servizi – hanno doppia convenienza a offrire questi servizi perché abbiamo pianificato anche dei rebate sugli interessi”.
Poi si può fare business anche sui corsi (on line o in aula) e anche l’assicurazione, quella con La Fondiaria, sui prodotti mobile porta ulteriori margini sul venduto. “Ma non capisco perché se ne faccia poco conto” riflette Bisi che dati alla mano vede che nel 2002 sono state avviate solo 220 pratiche e nel 2003 a oggi se ne contano 434. Eppure si parla di 1,5 punti in più di guadagno ogni assicurazione avviata dai propri clienti.
Allo studio un progetto di smaltimento rifiuti e diverse altre convenzioni, mentre ha fatto centro la strategia di vendita controllata sui prodotti accessori e consumabili. 250 punti vendita hanno già sperimentato il servizio acquistando i kit che permette loro di rendere tutti quei prodotti invenduti che altrimenti rimarrebbero in magazzino.

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