TeamSystem ha pronto un hub per la fatturazione elettronica B2B

È prevista entro marzo l’ufficializzazione da parte di gruppo TeamSystem di un hub cloud per inviare e ricevere fatture anche tra contribuenti titolari di partita IVA in applicazione della norma destinata a diventare un’opzione esercitabile dal 1° gennaio 2017.
«L’evoluzione della fattura elettronica obbligatoria verso la PA e la conservazione digitale delle fatture – ci spiega Fulvio Talucci, direttore del Customer Service TeamSystem – ci hanno spinto ad anticipare di quasi un anno il Governo Renzi per consentire ai nostri clienti di inviare fatture e documenti in formato digitale che, in ottica multicanale, i destinatari potranno poi ricevere nella modalità che prediligono». Seduto a un tavolo con il Ministero delle Finanze, il gruppo pesarese sta attualmente cercando l’adesione di software house del calibro di Zucchetti e di altri player del mercato, affinché il suo Hub B2B non resti un strumento isolato.

Fulvio Talucci, TeamSystem
Fulvio Talucci, TeamSystem
Professionisti in cerca di un nuovo ruolo

L’ultimo nato va, infatti, ad aggiungersi alla Fatturazione Elettronica verso la Pubblica amministrazione che, nativa cloud, dal 2014 a oggi ha già totalizzato circa 32mila clienti, e al servizio Conservazione Cloud TeamSystem «arrivato a cascata e tra i pochi sul mercato ad aver ottenuto l’accreditamento dall’AgID, l’Agenzia per l’Italia Digitale.».
A questi, entro la fine di febbraio, si sommerà Movimenti Bancari, «un ulteriore hub tecnologico – dettaglia Talucci – all’interno del quale gli studi professionali che utilizzano i software TeamSystem potranno registrare in modalità totalmente automatica gli estratti conto bancari dei loro clienti rivoluzionando, di fatto, tempi e modalità di processamento conosciuti finora». Un accordo siglato con ICBP, Istituto Centrale Banche Popolari, la delega firmata dai clienti dello studio e un apposito software cloud messo a disposizione da TeamSystem consentiranno, infatti, la registrazione automatica degli estratti conto.
Non della stessa portata rivoluzionaria, ma pur sempre a completamento dei cinque pilastri che costituiscono il nuovo concetto di studio digitale firmato TeamSystem è, poi, l’offerta per i siti Web dei commercialisti interessati ad avere un portale parametrizzato sulle loro esigenze. «Ribrandizzato con il marchio Mito – continua Talucci –, il prodotto che lo realizza è completamente cloud, è frutto della collaborazione con una società francese e ha un prezzo base di 29 euro».

Contabilità condivisa per un network collaborativo

Con un roadshow che, in poche settimane, ha toccato Milano, Padova, Bari e Roma, raccogliendo l’adesione di oltre 400 Var sui 600 totali, TeamSystem ha già provveduto, in parte, a presentare al proprio canale di partner la nuova offerta per lo studio e l’azienda digitale.
Come ci spiega Stefano Matera, direttore marketing e del canale indiretto, TeamSystem: «Li stiamo preparando a una nuova modalità di approccio che non deve farli sentire disintermediati di fronte al nuovo portafoglio di offerta digitale che si aggiungerà a quello tradizionale e che verrà veicolato attraverso un apposito portale Web dove i clienti finali acquisteranno direttamente mentre, una volta identificato il codice cliente, al partner di riferimento verranno riconosciute le royalty sul venduto».
Resta, invece, invariata l’offerta per suite che Teamsystem propone al mercato degli studi professionali e dei consulenti del lavoro attraverso LYNFA Studio e LYBERA. «Evoluzione del nostro gestionale Gecom la prima, frutto dell’acquisizione della divisione software de Il Sole 24ORE con VIALIBERA, presto declinata nella versione LYBERA Cloud la seconda, le due offerte sono e si confermano rivolte a clienti del tutto diversi tra loro» chiarisce Matera, che rivendica per LYNFA oltre 20mila studi clienti in tutta Italia.

Dall’on premise al cloud per digitalizzare i professionisti

Convinta che la nuvola sia il fil rouge da seguire per realizzare la digitalizzazione degli studi professionali, le già citate soluzioni cloud per la fatturazione elettronica verso la Pa e per la conservazione digitale dei documenti vengono veicolate sugli studi professionali che utilizzano indifferentemente LYNFA, LYBERA, così pure altre suite gestionali del mercato aperto.
Non ricomprese nel concetto di studio digitale tout court, ma pur sempre nella proposition di TeamSystem fanno, poi, parte Fatture in Cloud e LYNFA Service. Frutto della recente acquisizione della startup creata a inizio 2014 dal ventitreenne bergamasco Daniele Ratti, la prima consente di registrare e gestire la propria fatturazione e contabilità da qualsiasi dispositivo e su qualsiasi piattaforma tecnologica. In questo modo, i commercialisti, per i quali è previsto un vantaggioso accesso dedicato, possono migliorare sostanzialmente il lavoro e il rapporto con i propri clienti accedendo alla contabilità in tempo reale e importandola direttamente nella procedura Multi del gestionale di studio. Con le applicazioni mobile, disponibili per smartphone e tablet iOS e Android è, inoltre, possibile generare fatture, proforma, preventivi, ordini, note di credito e documenti di trasporto scegliendo il template che si preferisce mentre la funzione di riconoscimento ottico dei caratteri Genius legge, interpreta e registra fatture e ricevute acquisite tramite scansione, foto o file Pdf.
«Dopo lo strepitoso numero di attivazioni registrato – torna a dettagliare Matera –, intendiamo mettere la soluzione a disposizione dei nostri professionisti, affinché diventi veicolo per i propri clienti, trasformando Fatture in Cloud in uno strumento di integrazione nativa con lo studio TeamSystem».
Da qui la decisione di offrire ai clienti professionisti la possibilità, dalla fine di febbraio, di invitare i loro clienti a comprare Fatture in Cloud per beneficiare dell’acquisizione in automatico delle fatture emesse prima con LYNFA e, tra qualche mese, anche con la suite LYBERA.

Mobile e app per consulenti in movimento

Di fronte a clienti più strutturati, lo studio professionale cliente di TeamSystem può, invece, decidere di comprare delle licenze di LYNFA Service e, in modalità private cloud, attraverso una semplice profilazione con user name e password, consentire ai propri clienti di collegarsi all’ambiente gestionale dello studio per inviare la prima nota, caricare le fatture passive, ma anche gestire il magazzino come pure gli agenti.
«Che si realizzi attraverso Fatture in Cloud o con LYNFA Service – chiosa Matera –, il risultato non cambia e parla di una collaboration che diventa strumento di fidelizzazione per tenere ben stretti i clienti al proprio studio professionale».
Anche per questo motivo, tutte le soluzioni gestionali dedicate agli studi professionali di TeamSystem saranno disponibili sia in modalità on cloud, sia stand alone, installate presso il cliente o in modalità client/server.
«A corollario di queste soluzioni gestionali – completa Talucci –, i prodotti cosiddetti ancillari, come la conservazione elettronica, la conservazione cloud, l’hub per i movimenti bancari potranno essere erogati esclusivamente on cloud perché costituiscono dei servizi venduti non più dietro licenza, ma secondo una logica a servizio per consentire una connessione nativa attraverso Web service con i nostri gestionali».
Diverso, ancora, infine, il capitolo app che, contrariamente a quel che accade nell’offerta TeamSystem per le aziende, dove è presente una vera e propria suite di applicazioni, nel caso dei professionisti prevede, ad esempio con GecomApp, un’applicazione che si sincronizza con il server dello studio per rendere disponibili al professionista documenti in mobilità.
«Per lo studio – conferma, infatti, Talucci – è più una questione di consultazione di documenti e informazioni e la nostra offerta di app evolverà mano a mano che emergeranno nuove esigenze. Non si tratta, però, di una grande dimensione di business ma di commodity da offrire a titolo gratuito agli studi clienti. Al contrario, in TeamSystem crediamo più nelle widget e nelle Web application che consentono di sviluppare applicazioni responsive sui tablet piuttosto che nello scrivere una app che va poi allineata ai diversi sistemi operativi, manutenuta e costantemente aggiornata».

 

 

 

 

 

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