Tariffe di terminazione, l’AgCom approva il piano di riduzione dei prezzi

Si passa da 4,1 centesimi al minuto nel 2012 a 0,98 nel 2015. L’Authority riconosce ancora ad H3G un’asimmetria tariffaria, destinata però a sparire dal 2014.

Importante delibera approvata la settimana scorsa dall’Agcom, se pure soggetta a consultazione pubblica nazionale e ad approvazione da parte della Commissione europea e dell’antitrust.

Il Consiglio, presieduto da Corrado Calabrò, ha infatti approvato un nuovo glide path, vale a dire un percorso di riduzione delle tariffe di terminazione che entrerà in vigore dal prossimo 1° gennaio e riguarderà in modo specifico il triennio fino al 2015.

Ancora per due anni, l’Agcom ha deciso di mantenere una differenziazione degli obblighi tariffari tra i tre principali operatori (Telecom Italia, Vodafone, Wind) e H3G, riconoscendo a quest’ultimo una asimmetria nella dotazione di frequenze che rende giustificata una parallela asimmetria tariffaria.

Dal 2014, invece, l’Agcom richiederà la simmetria tra tutti e quattro gli operatori infrastrutturali.

Quanto alle tariffe, la proposta parla di 4,1 centesimi di euro al minuto nel 2012, 2,6 nel 2013, 1,6 centesimi nel 2014 e 0,98 centesimi per il 2015.

Per tutti e quattro gli operatori restano inoltre confermati obblighi di accesso e uso delle risorse di rete, trasparenza, non discriminazione, controllo dei prezzi e contabilità dei costi.

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