Tandberg è ripartita con nuovi partner

La nuova Tandberg parte alla riconquista del nostro Paese, ampliando il portafoglio prodotti e anche il canae.

A quasi quattro mesi dal suo “reinsediamento” in Tandberg, Roberto Licari, che ha assunto la responsabilità del mercato italiano e del Sud Europa, fa il punto della situazione e delle strategie.
Nuova Tandberg, la chiama e su una Tandberg nuova si concentra tutta la comunicazione.
”Parliamo di una azienda nuova, perché sono stati chiamati sei nuovi manager, tra cui io, ai quali è stato affidato il compito di dare una fisionomia nuova e più concretamente europea a questa società”, spiega il manager.
L’innovazione parte dai prodotti, con un forte commitment oltre che sul backup a nastro, business storico di Tandberg, anche sullo storage su disco.
C’è poi l’impegno sul fronte Lto2, sugli autoloader, sui Nas, sulle librerie fino a 80 terabyte, fino ai consumabili, completi di software di management.
A livello commerciale, invece, Licari sta di fatto ridiscutendo tutto il pregresso.
Negli ultimi anni la distribuzione dei prodotti Tandberg era stata affidata a tre distributori: Axel, Nova St e Easytech. Quest’ultima più che una distribuzione era una rappresentanza, costituita dallo stesso Licari.
Per evitare possibili conflitti di interesse, Easytech è stata di fatto chiusa. Axel è stata riconfermata, mentre con Nova St il rapporto è tuttora in essere se pure oggetto di riflessione da parte di entrambe le società.
Nuovi sono invece i contratti chiusi nelle ultime settimane e negli ultimi giorni con Active Solution, Gemm Informatica e Gea Media.
”Il prossimo 6 giugno parte invece il programma di certificazione dei rivenditori, con due segmentazioni chiave: da un lato i rapporti di pura rivendita, focalizzati sui volumi di business generati, dall’altro le cosiddette relazioni di brand, nelle quali più che il volume generato conta il commitment del partner per portare il marchio presso clienti importanti”.
Quanto alle aspettative, se da un lato Licari è convinto che 50 sia il numero di partner adeguato per coprire il nostro mercato, riuscire a coinvolgerne 25 entro 12 mesi sarà già un buon risultato.
In ogni caso la società desidera avere un rapporto più stretto e meno intermediato con il rivenditori, tanto che per accedere alle promozioni o a determinati servizi (prima fra tutti l’estensione di garanzia) richiede al partner stesso di registrarsi sul suo sito.
Allo studio anche una partnership con un distributore broadliner.
Del resto, si è visto, lo storage fa ormai gola a tanti.

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