Tagli in vista per Intel?

Intel si è data sei mesi. Sei mesi per decidere se è il caso o no di tagliare posti di lavoro e ridurre gli investimenti previsti per il prossimo anno. A meno che il mercato dei chip non torni a far registrare risultati positivi che giustifichino un co …


Intel si è data sei mesi.
Sei mesi per decidere se è il caso o no di tagliare posti di lavoro e ridurre
gli investimenti previsti per il prossimo anno. A meno che il mercato dei chip
non torni a far registrare risultati positivi che giustifichino un comportamento
meno allarmista.
Intanto il Ceo d’Intel, Craig Barrett, ha assicurato che la
decisione della corporate non influirà negativamente sulla realizzazione dei due
nuovi stabilimenti in Israele e Irlanda, in cui sono stati investiti circa 7 miliardi e mezzo di dollari. Il problema, semmai dovesse porsi, riguarderà il budget dell’anno prossimo. Per il momento, il produttore di semiconduttori ha annunciato
l’intenzione di investire 4,2 miliardi di dollari in ricerca e sviluppo. Quasi a
dire che le buone abitudini sono dure a morire, ma che la musica potrebbe
cambiare radicalmente qualora entro la fine dell’anno le vendite non dovessero
tornare in positivo.
Il rallentamento della crescita economica –
registrato nel mercato di riferimento della società – ha infatti impattato
negativamente sul lancio del nuovo Pentium 4, l’ultimo microprocessore di casa
Intel.
E non consola affatto il pensiero che anche gli
altri produttori di chip navighino in cattive
acque.

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