Symantec inaugura l’era del framework aperto

La società sta arricchendo la propria offerta enterprise con strumenti per la gestione di tool di sicurezza multivendor.

2 ottobre 2002

Symantec sta aggiungendo elementi alla propria piattaforma Sesa (Symantec enterprise security architecture). Ora è la volta del security management system (Ssms), un insieme di applicazioni create per collezionare e gestire informazioni provenienti da vari prodotti di sicurezza e dai processi loro correlati.


L’introduzione dei nuovi strumenti, basati su Java e tecnologia Ssl contribuisce ad arricchire un quadro di mercato che il management della società definisce come necessariamente flessibile e il più possibile aperto.


Anche secondo alcuni analisti, come Spire Group, è il momento di passare da un approccio basato sul cosiddetto “best-of-breed” a uno orientato a creare suite di prodotti per la sicurezza. In ciò, sempre secondo l’analista, al momento eccellerebbero società come Iss e, appunto, Symantec, perché in grado di dare alle aziende utenti strumenti capaci di assorbire il colpo di un attacco, senza obbligarle a rivedere ogni volta la strategia di sicurezza.


È per questo che si può definire, quello di Symantec, un tentativo di costruire un framework aperto della sicurezza, qualcosa in grado di configurare, integrare e correlare informazioni provenienti, per esempio, da Firewall 1 di Checkpoint e da RealSecure di Iss.


Per ora i componenti del framework aperto Ssms sono tre: Event managers, Incident manager ed Esm for policy compliance.


Il primo analizza gli eventi provenienti da tool anti virus e da firewall di natura multivendor. Incident manager sarà utilizzato per identificare gli inconvenienti e organizzare la risposta con alert e notifiche. Il tool per la gestione delle policy consentirà di personalizzare l’attività di sicurezza e di indirizzare le vulnerabilità fuori ordinanza.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome