Sybase cerca la transizione dal database all’application server

“Nell’ottica di un rinnovato focus, di natura meno “”monoblocco””, Sybase ha presentato la nuova suite di sviluppo Enterprise Application Studio 3.0 e un server verticale dedicato al mondo finanziario. Prosegue anche la strada delle acquisizioni e delle partnership.”

Da qualche tempo, Sybase sta cercando di trovare una nuova via di sviluppo,
che faccia minor leva sul database e si apra verso aree complementari,
dallo sviluppo all’application server. In quest’ottica si colloca l’ultima
tornata di annunci, articolata in varie mosse, che vanno dal rilascio della
suite Enterprise Application Studio 3.0 a quello di un application
verticale dedicato al mondo finanziario, fino a partnership e acquisizioni
generalmente indirizzate verso aree d’interesse strettamente complementari.
Andiamo con ordine. Enterprise Application Studio (Esa) 3.0 comprende
Enterprise Application Server 3.0, PowerBuilder 7.0 e PowerJ (ex Jaguar)
3.0. Conosciuta sin qui con il nome in codice di Vineyard, la suite si
rivolge allo sviluppo e distribuzione di applicazioni, in ottica Web, per
le aziende. Non a caso, un importante elemento di novità tecnica è Web
DataWindow, una tecnologia creata per costruire applicazioni su client
ultraleggeri per Internet, facendo uso di operazioni di point and click.
L’azienda ha voluto, per bocca le proprio responsabile italiano, Gino
Capecchi, rimarcare l’aspetto dell’integrazione fra le varie componenti del
prodotto, nonché un più esteso supporto Java:"Il nostro intento è q
uello
non tanto di proporre soluzioni di front e back-end, ma soprattutto di
realizzare l’integrazione fra queste due parti, per agevolare la
razionalizzazione del parco applicativo delle aziende"
. Oltre ai
prodotti già citati, Eas 3.0 comprende anche PowerSite (per lo sviluppo di
applicazioni Internet) e PowerDynamo (per la gestione di pagine Web
dinamiche). La suite è già disponibile anche in Italia e diversi partner
ci
stanno già lavorando per realizzare applicazioni. "Insiel dovrebbe gi
à
essere pronta a fine settembre –
ha precisato Capecchi – mentre
Origin, DataConsult, Digi International e altri arriveranno più avanti".
Financial Server, invece, è il primo prodotto verticale basato su
Enterprise Application Server, che l’azienda rende disponibile per i
mercati che ha individuato come centrali per le proprie strategie. In
futuro, infatti, saranno disponibili analoghi prodotti anche per le
telecomunicazioni e la sanità. Financial Server è un server applicativo
per
l’e-commerce e applicazioni a componenti distribuite. Esso supporta un
certo numero di protocolli specifici, come Financial Information eXchange
(Fix) e Open Financial eXchange ‘Ofx), mentre altri (Swift, Cms) sono
pianificati per il futuro. Questo supporto diretto dovrebbe ridurre lo
sforzo necessario per implementare applicazioni di commercio elettronico,
che richiedono l’integrazione con altri servizi finanziari. Il novero delle
applicazioni comprende anche "portali informativi", creati per consentire
alle aziende di accedere a informazioni che risiedono nei propri database e
poi distribuirle sul Web.
Nella stessa direzione si muove l’acquisizione del 30% del capitale della
britannica Demica, che consentirà di inserire nel portafoglio il prodotto
Citadel, un’applicazione per sistemi di back office real time, che permette
agli end user, tra l’altro, di tenere traccia delle posizioni dei clienti,
in modo da assicurare che i dati siano in linea con le transazioni della
giornata. Sybase ha siglato, poi, anche una partnership con Unica, azienda
specializzata nel data mining e nella gestione di campagne, con l’intento
di sviluppare la velocità del data retrieval di Adaptive Server Iq. In tal
modo, l’accesso diretto al database dovrebbe consentire di superare il
limite dell’estrazione di dati in modo sequenziale (prima del mining),
attraverso una maggiore flessibilità. In realtà, questa caratteristica
è
stata già adottata da altri costruttori, come Red Brick, ora di propriet
à
di Informix.
Infine, il costruttore americano ha annunciato la disponibilità generale d
i
Sql Anywhere Studio per Linux, così da estendere la portabilità delle
applicazioni costruite in questo ambiente anche verso dispositivi di tipo
mobile, peraltro già supportati con Windows Ce. Il prodotto include la
replica dei dati, per la sincronizzazione del database server con vari
dispositivi mobile. Il futuro a breve, poi, prevede il rilascio di Dolphin,
alias PowerDesigner in versione object oriented e di Catalina, con il
supporto di Enterprise JavaBeans 1.0, Mq Series, Sap e altro.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome