Sveltire la Wan è questione di senso pratico

Se l’ampiezza delle reti difetta, meglio non sprecarla. La tecnologia ora consente di farlo, liberando efficienza. Ce lo spiega Cristiano Cafferata di SonicWall.

SonicWall ha fatto un passo deciso nel segmento dell’accelerazione Wan, conseguentemente al percorso tecnologico compiuto negli ultimi anni e consapevolmente rispetto a una situazione di mercato che vede l’Italia come un terreno fertile. Ce lo spiega il Responsabile tecnico, Cristiano Cafferata.

Perché oggi si insiste tanto con il tema dell’accelerazione Wan?

Benché le linee tecnologicamente diventino sempre più veloci c’è chi non riesce ad averle. Detto in altri termini, il digital divide in Italia c’è ancora e si sente. La soluzione per risolvere il problema c’è, e sarebbe quella di andare sulle reti elettriche, ma non la si pratica. Allora si opta per le reti mobili, Umts, Hdspa. Anche se mostrano la corda. Ci sarebbe anche il satellite bidirezionale, a costi tutto sommato sostenibili. Ma anche qui si stenta.
L’accelerazione Wan, allora è l’unica soluzione a portata di mano per chi ha poca banda. Il suo senso pratico è: non sprechiamo quella poca banda che abbiamo.

Per quali comunicazioni?

Per quelle intra aziendali, per far passare il minor numero di dati inutilmente da un punto all’altro. Ma la soluzione è valida in senso assoluto. Il sistema Wxa di SonicWall prevede di ridurre il traffico fra una sede e l’altra, lo fa usando algoritmi propri e ottenendo anche una riduzione di latenza.

Oltre allo snellimento del traffico dei dati sulla rete, quindi, c’è anche da ridurre la latenza…

Lo si può fare sui protocolli principali, come Ftp e Http, fra filiali, sull’utilizzo di cartelle condivise.

Ne beneficiano anche gli utenti apparentemente meno sensibili al traffico, come quelli di database o chi fa attività di magazzino?

Si, al netto che il beneficio possa apparire inferiore rispetto a chi fa un’intensa attività di browsing. Ma per chi lavora con centro stella imputando ordini con un form online ottiene delle riduzioni di tempo considerevoli. Qui si parla di aumentare la produttività.

Come si porta il messaggio alle aziende?

Spiegando che i protocolli hanno dei limiti intrinsechi, aggirabili con l’accelerazione Wan. Oppure, semplicemente, si dimostra la differenza sul campo. Con o senza. E chi fa uso di Crm o di VoIp lo capisce subito. Tutti i nostri prodotti entrano in azienda con i servizi aperti per 30 giorni, il cosiddetto grace period, al termine del quale rimangono attivi, in modo trasparente, solamente quelli per i quali si sono acquistate le chiavi di attivazione.

Si può ragionare anche in termini di risparmio, di Opex?

Meglio farlo focalizzando il guadagno in termini di produttività. In chiave Opex ci si può orientare al risparmio che si ottiene accelerando le linee esistenti senza acquistarne di nuove. E, comunque, il vantaggio dell’accelerazione ci sarà anche con una linea a 100 Mbit.

Di fronte a ciò i provider potrebbero storcere il naso?

Quelli che vogliono intendere il quadro in modo corretto no. Sappiamo tutti che esistono limiti fisici all’upgrade di banda, per cui la soluzione migliore per l’azienda utente è l’abbinata fra la linea più adeguata con accelerazione.

In questo scenario il complemento a uno è la sicurezza. A che punto è il firewall?

Noi non facciamo firewall, piuttosto sistemi di gestione della rete. Una volta si pensava di attribuire al software il compito di fermare le minacce. Ora le macchine Utm che proponiamo danno una visione diversa della gestione della sicurezza. Garantiscono che non si soffrono fughe di dati. Ossia si protegge il valore azienda.

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