Sunny computing

Il cloud non sarà l’ultima buzz word.

Del cloud si fa un gran parlare e se ne farà in futuro. Molti ne dicono un gran bene, pensando soprattutto ai recuperi di efficienza e ai risparmi di costo, pochi o nessuno ne dice male pensando a modifiche strutturali che possono implicare, appunto, ristrutturazioni di risorse e impieghi.

Fatto sta che di cloud se ne fa sempre di più, come raccontano testimonianze più o meno esplicite.

Esemplare il fatto che Gartner, che sta concludendo il suo abituale simposio europeo a Cannes, abbia iniziato un endecalogo sulle primarie attività per l’It dei prossimi anni proprio con il cloud, raccomandando di pianificare qualsiasi attività infrastrutturale solo dopo aver deciso una strategia sul cloud. Interpretiamo: cloud potrebbe anche non essere, ma la decisione va discussa e scolpita, perché prima o poi questa metodologia sarà dominante.
Il cloud sta diventando una parola chiave e come tale attendiamoci che possa essere abusata e da alcuni mal sofferta.

Il cloud pare stia diventando anche un obbligo, e come tale una parziale limitazione all’azione: come un binario, su cui si può anche correre spediti, ma ci si muove solo in due sensi. Ci sarebbe di che dibattere. Aggiungendo che forse domani si tornerà al ground computing e poi magari ci sarà anche il sunny computing e allora chi farà mainframe sorriderà.

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