SunGard la spunta su Hp all’asta di Comdisco

SunGuard Systems ha vinto la battaglia tra le società che volevano assicurarsi le attività di business continuity e disaster recovery un tempo controllate da Comdisco. Ma la sconfitta Hp non ci sta…

SunGuard Systems ha finalmente vinto la battaglia tra le società che volevano assicurarsi le attività di business continuity e disaster recovery un tempo controllate da Comdisco. Ma lo sconfitto numero uno, Hewlett-Packard, afferma con toni di sfida che la guerra non è ancora vinta e che il dipartimento di giustizia americano verrà prima o poi in suo soccorso. Purtroppo per Hp, l’opinione secondo la quale il Dipartimento dovrebbe bloccare l’acquisizione da parte di SunGuard in base a considerazioni antitrust non è condivisa da nessuno. Se la cosa dovesse avvenire, verranno tuttavia rispettati i piani originali della stessa Comdisco, che si era detta disposta a cedere la sua divisione a Hp in cambio di una somma, 610 milioni di dollari, nettamente inferiore agli 825 milioni offerti da SunGuard. A distanza di tanto tempo, l’altro giorno Comdisco di è detta per la prima volta disposta ad accettare l’offerta SunGuard ma l’accoglienza è apparsa piuttosto fredda. Se la somma proposta da SunGuard passerà al vaglio dei tribunali fallimentari e dell’antitrust, l’azienda di Philadelphia, che produce anche sistemi per il trading finanziario, potrebbe diventare il maggior fornitore di soluzioni di business continuity (Bcs) del mondo. Oggi SunGuard svolge le proprie attività solo nel Nord America ma, secondo Gartner Dataquest, registrerebbe un fatturato annuo di 410 milioni, una somma che le vale la terza posizione nella classifica internazionale dei fornitori. Se riuscirà a controllare definitivamente i clienti Comdisco negli Stati Uniti e all’estero (per un fatturato complessivo di 480 milioni di dollari nel 2000), SunGuard si troverebbe di colpo a controllare oltre il 40% della quota mercato. Hp invece, è al quarto posto nelle forniture per il settore della disaster recovery, ma il suo quarto posto varrebbe “appena” 135 milioni di dollari.

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