Sun Solaris verso la sottoscrizione

Sun avrebbe intenzione di modificare il licensing di Solaris per renderlo più competitivo rispetto a Linux.

1 aprile 2004

Sun avrebbe in animo di modificare il modello di vendita di Solaris, ispirandosi a quello con cui Red Hat propone Linux.


Ovverosia, l’Os di Sun dovrebbe passare a una forma di sottoscrizione per utente aziendale, in luogo della licenza one-shot (e trasparente, con l’acquisto del server) con i servizi di assistenza e upgrade in aggiunta a pagamento. Il nuovo modello di pricing dovrebbe essere messo a punto per la fine del mese.


Il riferimento a Red Hat non è casuale. Il responsabile del software di Sun, Jonathan Schwartz, infatti, ha la società del North Carolina nel proprio mirino, dato che ha intenzione di dimostrare che con il nuovo contratto a sottoscrizione il costo di possesso di Solaris è inferiore a quello di Linux. Specie sui sistemi x86: il vero obiettivo per espandere la propria quota sulla fascia medio bassa del mercato.


Del resto i contratti a sottoscrizione hanno reso bene a Red Hat (che, ricordiamolo, è comunque partner di Sun, come Novell, sul fronte Linux): 87mila nuove sottoscrizioni per 4mila nuovi clienti nello scorso trimestre.


La sottoscrizione di Solaris, oltretutto, troverebbe consonanza in quella di Java Enterprise System, il software server che Sun declina sui 100 dollari per utente aziendale.


Quando il piano di modifica del licensing si concretizzerà, sarà pronta la strada commerciale per il rinnovo dell’Os, Solaris 10, che è atteso al rilascio entro la fine dell’anno.


Le nuove funzionalità che caratterizzeranno l’importante upgrade, che sarà valido tanto per i sistemi UltraSparc quanto per quelli x86, partono dai container N1 Grid, con in quali un server può frazionarsi in più macchine, e proseguono con le parti software per il networking Tcp/Ip, che sono state completamente riscritte, in modo che il nuovo stack possa ben sfruttare le schede 10 Gbit Ethernet. Ci saranno anche il file system Zfs (che utilizza uno schema di indirizzamento a 128 bit), un sistema di sicurezza evoluto, basato sulle policy e quindi legato ai compiti specifici degli utenti, e le ormai necessarie funzioni “autonomiche”, tese a preservare la continuità di operazioni di un server mediante la capacità di interpretare i segnali di malfunzionamento.

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