Sun si rilancia nello storage puntando sul Tco

La nuova gamma di prodotti StorEdge è accompagnata da software e servizi, nel tentativo di proporre alle aziende una sorta di soluzione unica, che consente di risparmiare sul Total cost of ownership. Lanciata così la sfida ai leader del mercato.

Un po’ dimenticato negli ultimi tempi, il business dello storage torna ora al centro dell’attenzione per Sun, che cerca così di togliere un po’ di pressione dal settore dei server Unix, dove gli attacchi dei concorrenti si sono recentemente moltiplicati. Cardine dell’offensiva verso i leader del settore (Emc, Ibm, Compaq) è il rinnovamento della gamma di array StorEdge, in particolare verso la fascia media e bassa del mercato. Alcuni software e servizi complementari integrano una soluzione che il costruttore intende presentare come package unico e completo, puntando sull’abbassamento del Total cost of owenrship (Tco) per attrarre i potenziali clienti.

L’hardware include, in particolare, le nuove serie 3900 e 6900, oltre a un aggiornamento degli array high-end 9900. Le prime due sono macchine destinate al midmarket, con un prezzo che non supera i 6 centesimi di euro per Mb. Il 6900 è il più piccolo dei due dispositivi, con capacità fino a 10,5 Tb ed è anche l’unico che incorpora una tecnologia di virtualizzazione, sotto forma di un router integrato della Vicom Systems, che consente di combinare i dati e riorganizzarli dinamicamente su differenti dischi. È stato alzato anche, a 14, il numero di porte host. Il 3900 è stato, invece, progettato per applicazioni ad alto throughput e Sun lo presenta con una banda quattro volte più ampia del concorrente Thunder di Emc. La capacità arriva a 11,8 Tb con dischi da 73 Gb. Potrebbe però sorgere qualche questione sull’architettura e la gestibilità di questo array, poiché lo stesso costruttore ha ammesso che occorrono 16 controller a pieno carico (sui Symmetrix di Emc ne bastano quattro). Il front end di entrambi i modelli fin qui descritti ha connettività a tecnologia Fibre Channel, per un impiego in configurazioni San. Altri modelli della gamma dovrebbero essere a breve aggiornati con questa funzionalità. L’aggiornamento sui 9900 riguarda, infine, la capacità di assicurare il 100% di disponibilità dei dati.

Sul fronte software, Sun ha ripacchettizzato le proprie utility in suite, oltre a ripresentare con il proprio marchio i file system acquisiti lo scorso anno con Lsc, ovvero Qfs e Sam-Fs. L’offerta è associata a un modello di prezzi per Mb “gestito”. Questi ultimi aggiornamenti sembrano poter creare qualche problema a Veritas, che oggi vanta un ampia quota di mercato nel file system per installazioni su Solaris.

La diversificazione produttiva appare importante per Sun, che sta subendo più che in passato la pressione sul proprio core business dei server Unix, in particolare da Ibm (con prodotti Linux-based) e da chi propone prodotti sotto Windows. Ma il costruttore ha anche l’esigenza di rafforzarsi sullo specifico mercato dello storage Raid, dove Gartner stima ancora prossime allo zero le vendite di prodotti in ambienti diversi da Solaris e anche qui la quota più alta spetta a Emc. Il costruttore ha puntato sulle soluzioni di storage complete, laddove il concorrente più importante, per ammissione stessa del management, appare Ibm.

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